DOMANDA
Mia figlia 17 anni già dall’età di 14 anni aveva delle gambe non con capillari ma con vene molto evidenti, ragion per cui l’angiologo le prescriveva un ecodoppler venoso dove si evidenziava una incontinenza rami extrasafenici e vena perforante di Crocket. Le gambe le fanno male e a volte queste varici si gonfiano dandole dolore. Le era stato consigliato l’intervento per togliere queste varici ma poi abbiamo lasciato perdere per via della scuola. Io sono portatrice del fattore V di Leiden che a lei fortunamente non ho trasmesso. Ora mi chiede di prendere la pillola anticoncezionale, ma già il ginecologo me lo aveva sconsigliato vivamente. Vorrei una risposta anche da lei in modo da potergliela fare anche leggere. La ragazza fuma anche di consguenza a me sembrerebbe solo di farle del male a fargliela prendere. Grazie
RISPOSTA
Non è raro riscontrare un’insufficienza venosa agli arti inferiori in donne sin dalla giovane età. In questo caso si tratta probabilmente di vene reticolari con reflusso riscontrato ad esame ecocolordoppler.
Per una ragazza di 17 anni sono assolutamente contrario alla medicalizzazione del problema. E ciò vale sia per il prospettato intervento chirurgico (assurdo a questa età e per il quadro descritto), sia per l’impedimento all’uso della pillola (sia per terapia dermatologica che come anticoncezionale). Le odierne pillole infatti non hanno alcuna incidenza sulla comparsa delle varici. Resta il rischio della trombofilia (ma nel caso, per il Fattore V Leiden escluso) e del contemporaneo fumo di sigaretta (non converrebbe fumare, anche se gli eventuali danni dell’associazione sull’ apparato vascolare sono a lungo termine).
Tutto quanto, in sincerità, in criterio scientifico e, non ultimo, di buon senso.
La ragazza non va convinta, ma ci si confronta con lei semplicemente sul ridimensionamento dell’insufficienza venosa (all’estetica ci si penserà più avanti, se sarà importante) e sulla moderazione nel fumare.
Cordiali saluti
Prof. Giovanni B. Agus