DOMANDA
Le cerco cortesemente alcuni chiarimenti.
1 Qual’è il miglior ph e residuo fisso dell’acqua per lavare un viso sensibile?
2 Il viso dovrebbe essere pulito con un detergente con ph neutro (7) oppure con un detergente con ph vicino a quello acido della pelle (5.5)?
3 Il latte detergente che ph ha?
Sono un ragazzo di 26 anni e la ringrazio per l’attenzione,Auguri di un felice anno
RISPOSTA
La superficie cutanea è rivestita da un sottile film lipidico ed ha, nell’adulto, un pH lievemente acido (5,5-6). Grazie a questo valore acido la sopravvivenza dei germi è resa più difficile. I valori di pH possono essere influenzati dall’uso di detergenti o sostanze chimiche. Tuttavia, la pelle possiede un sistema tampone che riporta in poco tempo il valore del pH a quello iniziale. Ecco perchè un buon detergente si deve giudicare dagli ingredienti e non solo dal pH. Il sapone è stato per secoli l’unico detergente utilizzato dall’uomo. Il sapone è un sale che libera ioni OH- in acqua e quindi dà origine a soluzioni basiche con valori tra 8,5 e 10. Aumentando l’acqua con cui lo si scioglie, il pH tende tuttavia a scendere. La pelle tollera perfettamente tali valori di basicità. Tuttavia, valori di pH superiori a 10-10,5 possono tendere a seccare la superficie cutanea. I moderni detergenti costituiti da tensioattivi ed altre sostanze si classificano a seconda del pH della propria base come detergenti a base acida (pH fino a 6), detergenti a base alcalina (pH oltre 8), e detergenti neutri con pH intorno a 7. Vale anche qui il discorso che il cambiamento del pH della superficie cutanea è molto transitorio dopo applicazione di un detergente. Evidentemente, i detergenti a base acida sono quelli più vicini al pH della superficie cutanea.
Il residuo fisso dell’acqua è un parametro che esprime il quantitativo di sali disciolti nella stessa. La classificazione legislativa delle acque minerali dice che fino a 50 mg/L abbiamo un’acqua minimamente mineralizzata; da 50 a 500 mg/L un acqua oligominerale; da 500 a 1500 mg/L un acqua mediamente mineralizzata; oltre i 1500 mg/L un’acqua ricca di sali minerali. Le acque più dure, con alto contenuto di ioni di calcio e magnesio, sono state associate con secchezza della pelle e con un rischio più elevato di sviluppo di dermatite atopica.