DOMANDA
Gentile Professore, sono una signora di quasi sessant’anni. Ho sognato di trovarmi insieme a mia figlia, che ora è grande ma che nel sogno aveva sette anni e mezzo, in fila per entrare in un negozio di abbigliamento. Io la tengo per mano. Quando sto per varcare la porta del negozio, un signore dal viso arcigno mi blocca in parte l’entrata, costringendomi a superarlo con difficoltà. Appena superato mi giro e non vedo più la mia bambina. Capisco immediatamente che l’hanno rapita e che lo strano signore è un complice poiché ha intenzionalmente fatto in modo di distrarmi. Esco dal negozio e chiamo la polizia, sono disperata. Mi interesserebbe capire cosa significa questo sogno così angosciante. Grazie per l’attenzione.
RISPOSTA
Gentile Lettrice, il tema principale di questo sogno, il rapimento della figlia piccola, rappresenta l’emersione di un conflitto tra l’immaginario infantile e quello adulto. Con l’avanzare dell’età, infatti, si perde, o comunque si ha il timore di perdere, la propria parte creativa, ciò implica una difficoltà di coniugare i due immaginari.
Fra gli incubi tipici vi sono sia quelli specificatamente infantili che quelli specificatamente adulti, l’aspetto interessante è che essi hanno dei punti di contatto. L’incubo infantile è caratterizzato particolarmente dall’abbandono o dalla scomparsa dei propri genitori, come in Hänsel e Gretel e in Pollicino, oppure dall’essere in balia di forze oscure, tema classico di Cappuccetto rosso. L’incubo adulto, invece, riguarda il vedere scomparire i propri figli e perdere, quindi, ogni speranza. Questo tema è stato trattato molto spesso a livello cinematografico, tra i vari film citiamo Il ricatto più vile (1956) di Alex Segal, Ransom – Il riscatto (1996) di Ron Howard, The Forgotten (2004) di Joseph Ruben, Flightplan (2005) di Robert Schwentke.
Cordiali saluti