utilita’ farmaco

    DOMANDA

    Egregio Dottore,
    mia madre (93 anni) è affetta da cardiopatia ipertensiva, presenta edemi declivi bilaterali (a gennaio è stata ricoverata per scompenso cardiaco e fibrillazione atriale) ed è in cura per fibrillazione atriale permanente (Lasix 25 mg, 1 cp; Cardicor 5mg, 1 cp; Lanoxin 125 mg ,1 cp; Coumadin, ½ cp)
    A causa di forti dolori lombari (severa osteoporosi vertebrale T-score vertebrale: – 4.8), è stato consigliato Denosumab (Prolia).
    Le chiedo se quest’ ultimo farmaco possa rinforzare” le ossa in modo significativo e se la terapia per via intramuscolare (una iniezione ogni 6 mesi) possa creare ematomi pericolosi nella zona di iniezione per via della terapia anticoagulante.
    La ringrazio per la cortese risposta e La saluto cordialmente.

    RISPOSTA

    Buona sera. Il rischio di ematomi pericolosi mi pare trascurabile se le iniezione vengono effettuate correttamente. Denosumab è certamente un farmaco molto interessante. Circa l’efficacia della sua somministrazione nel “rinforzare” le ossa di una persona di età molto avanzata, con seri problemi di salute, verosimilmente poco attiva o totalmente inattiva, non sarei molto ottimista.

    Ettore Bergamini

    Ettore Bergamini

    Direttore del Centro di biologia e patologia dell’invecchiamento dell’università di Pisa. Classe 1937, nato a Ferrara, dopo la laurea in medicina, specializzazione in patologia generale. È professore ordinario presso il dipartimento patologia sperimentale, biotecnologie mediche, infettivologia ed epidemiologia all’università di Pisa, dove è anche direttore del Centro di biologia e patologia dell’invecchiamento. Ha pubblicato oltre […]
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