ansia

    DOMANDA

    Gent.mo Dott. Rizzardo,
    sono una ragazza di 24 anni.Sono sempre stata una persona ottimista e solare,ma da un anno a questa parte sono diventata una persona particolarmente ansiosa e senza un motivo valido,a mio avviso.Generalmente tendo a farmi carico,più del dovuto e con tendenza a ingigantirle,delle problematiche che mi si pongono davanti,anche di ‘problemi’ che non mi toccano personalmente ma riguardano persone a me vicine ma non so, mi generano ansia.Non di rado tendo a pensare al peggio(es. mi arriva una telefonata da un numero sconosciuto e penso al peggio o mi sale l’ansia) oppure mi infastidisco facilmente per piccole cose di cui prima non m’importava o mi sale l’ansia/nervoso per sviluppi di alcune situazioni (anche banali) che probabilmente non andranno mai a finire così,ma inevitabilmente ci penso e ripenso.Ho vissuto un piccolo periodo in cui avevo perso fiducia in me stessa ed ero particolarmente ansiosa e nervosa,forse a causa anche della scarsa autostima, ma non riesco a trovare la serenità di anche solo un anno fa.Ciò mi fa stare male anche perchè ho notato che questo stato d’ansia etc,che non riesco a controllare, mi ha fatto cambiare anche il modo di relazionarmi con alcune persone,e questa cosa la soffro particolarmente (es.se prima di questa persona non mi dava fastidio nulla, adesso tendo ad innervosirmi anche senza motivo per molte cose).Chiedo a Lei un consulto sperando di ritrovare la serenità perduta. C.saluti

    RISPOSTA

    Un principio da tenere presente è che l’ansia ha sempre una causa, a volte non di immediata comprensione; quando l’ansia si intensifica, bisogna escludere la presenza di disturbi fisici che possono provocarla (in questo caso è probabile coesistano sintomi aggiuntivi) o l’effetto di farmaci, caffeina, tabacco e altre sostanze. A questo punto si può cercare di guardare la propria situazione dal di fuori, se così si può dire, cercando di capire che cosa è cambiato (o cosa non è cambiato rispetto alle nostre aspettative) negli ultimi tempi nel nostro equilibrio psicologico. Questo comprende l’autostima, gli obiettivi interni o esterni raggiunti o da raggiungere, le relazioni con gli altri, la presenza o meno di significativi fattori di stress, tutti elementi che, con intensità varia, si influenzano a vicenda in un circolo vizioso o virtuoso. Esaminare attentamente e senza timore questo equilibrio produce un aumento della coscienza di sè e dei punti deboli su cui cercare rinforzi facendo affidamento sui propri mezzi (ne abbiamo molti più di quanto spesso si pensi) o su un eventuale aiuto esterno, sia per esaminare la situazione con maggior obiettività, sia per un eventuale aiuto psicologico specifico.

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
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