DOMANDA
Gent.ma Dott.ssa Murgia,
mi chiamo Sonia ho 28 e vorrei chiederLe un consulto più che altro didattico: attualmente faccio la grafica pubblicitaria presso una tipografia della Liguria ma non sono soddisfatta del mio lavoro. Mi piacerebbe intraprendere un percorso dedicato all’Erboristeria/Fitoterapia ma le poche informazioni che ho reperito su internet mi hanno ancora di più confuso le idee in merito a competenze e ambiti.
Le sarei grata se mi potesse indicare com’è innanzitutto la situazione nazionale in merito a tali professioni legate alle terapie alternative e se ci sono reali sbocchi lavorativi, magari anche a livello autonomo, e quali tipologie di studi bisogna effettuare anche perchè dalla mia ricerca, ma potrei sbagliarmi, ho visto che l’unico attestato ufficiale è la laurea in farmacognosia (purtroppo però non potrei iniziare un’università cosi lunga e con obbligo di frequenza). Esistono una marea di corsi ma poi effettivamente sono legali? permettono di fare qualcosa o rimangono ad uno uso personale? Confido in una sua risposta esauriente vista la Sua esperienza e posizione lavorativa.
La ringrazio anticipatamente e la saluto.
Sonia
RISPOSTA
Gentile Sonia,
Le confesso che non sono assolutamente in grado di dare risposte esaurienti ai suoi quesiti che esulano completamente dalle mie esperienze e ambiti professionali. Come medico pediatra ho seguito un percorso di formazione post universitario (Master in fitoterapia per medici e farmacisti) e insegno in corsi universitari post-laurea di Fitoterapia riservati a medici e farmacisti. Non so nulla del percorso di studi e professionale necessario per diventare erboristi se non che esiste una laurea in Scienze erboristiche (con obbligo di frequenza) ma tutto il mio scibile sull’argomento si chiude qui. I corsi non universitari e aperti a tutti ovviamente non possono trasmetterle le competenze necessarie a prendersi cura in maniera professionale della salute delle persone.
Mi dispiace non poterle essere di aiuto.
Cordiali saluti,
Vitalia Murgia