DOMANDA
Buonasera,
è stato riscontrato a mio fratello di 28 anni un adenocarcinoma del colon destro.
Il fulcro della TAC è:
In corrispondenza della regione ciecale, è riconoscibile grossolana alterazione parenchimale a densità disomogenea riferibile verosimilmente al noto processo di significato eteroproduttivo, mal dissociabile da alcune linfoadenopatie adiacenti del diametro variabile da poco meno di
2) durante l’intervento chirurgico è necessario asportarli tutti?
3) la frase “alcune linfoadenopatie” indica che i linfonodi sono stati colpiti dalla malattia?
4) in base alle sue esperienze, e’ possibile dare una previsione sullo stadio (1-2-3) del tumore?
Cordiali Saluti
RISPOSTA
Buongiorno. Intanto mi spiace x la situazione del fratello anche in relazione alla giovane eta’
Ovviamente avranno fatto un colonscopia che confermi la neoplasia, vero?
Per rispondere alle sue domande:
1- il numero dei linfonodi del colon non è costante da individuo a individuo
2- il termine linfoadenopatie non da la certezza che siano sede di tumore, la certezza la si ha dopo l’intervento che deve asportare non meno di 12 linfonodi (a mio parere più si asportano meglio è visto gli ultimi lavoro scientifci) e dopo che l’anatomo patologo gli ha analizzati. Da Quo si stabilità con certezza lo stadio
3- posso dirle che se non ci sono metastasi al fegato o polmoni NON È UNO STADIO IV, per il resto sono solo suppposizioni, ma se i linfonodi sono presi da malattia x lo meno è uno stadio III
Visto la giovane età opportuni controlli ai famigliari prossimi
Cordiali saluti
Luigi Boni