malattia in progressione

    DOMANDA

    Gent.mo Dott.,a mio marito,di 62 anni,l’anno scorso,a luglio,è stato diagnosticato un adenocarcinoma polmonare sx con versamento pleurico.Gli è stato messo il drenaggio ed ha fatto 3 chemio,fino ad ottobre dell’anno scorso quando è risultato positivo alla mutazione EGFR ed ha cominciato a prendere l’Iressa dal primo novembre 2011.La sua vita è cambiata in positivo e dalle tac fatte ogni 3 mesi era tutto in regressione;fino a giugno di quest’anno quando ha cominciato ad avere affanno e stanchezza dapprima confusi con scompenso cardiaco e,dopo due ricoveri,la diagnosi:malattia in progressione,nuovo versamento pleurico ed interessamento linfonodale;decidono l’interruzione dell’Iressa e la ripresa della chemio,ma le sue condizioni sono pessime,ha tanta tosse che gli procura il vomito,non possono fare la toracentesi perché ci sono troppe aderenze.Ha fatto una sola chemioterapia venerdì scorso e doveva farne un’altra ieri e poi la sospensione di 15 giorni ma,ieri non l’ha fatta in quanto aveva decimi di febbre,sangue nelle urine,globuli bianchi 2890 ed emoglobina 10,7,in più è molto stanco,dorme quasi sempre e non ha voglia nè di mangiare e nè di bere.Da mercoledì ha cominciato ciproxin 500 2al giorno,da giovedì tazocin 2+0,250+bentelan 1,5 al mattino e solo il tazocin la sera.Stamattina ha ancora 37,1 nonostante i 3 giorni di ciproxin e i 2 di tazocin.Che fare?Cosa pensa lei di questa situazione?Ci sono ancora possibilità di aiutarlo?Che prospettive di vita?Grazie anticipatamente

    RISPOSTA

    Cara signora,
    mi pare di capire che la condizione di suo marito sia quella di una progressione di malattia, non più responsiva agli inibitori di EGFR (Iressa). In più, verosimilmente è in corso un episodio infettivo. Quest’ultimo credo possa essere trattato con la terapia antibiotica che è in corso, anche se la situazione di base è difficile, perchè solo un trattamento chemioterapico potrebbe avere qualche possibilità di temporanea regressione della malattia. In queste situazioni occorre trovare un delicato equilibrio tra la terapia di supporto e il trattamento della malattia tumorale. E’ importante che abbia fiducia in chi sista occupando di lui. Mi pare stia facendo il meglio.
    Un caro saluto
    G.Numico

    Gianmauro Numico

    Gianmauro Numico

    ESPERTO IN NEOPLASIE DEL POLMONE. Direttore della Struttura Complessa di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Nato a Bra (Cuneo) nel 1968, si è laureato in medicina all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e si è specializzato in oncologia all’Università di Genova. Gli interessi professionali principali sono le neoplasie del test-collo e del polmone e […]
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