DOMANDA
Buongiorno Professore,
sono Massimiliano visitato da Lei a Firenze circa 6 anni fa, e poi operato a Siena per una Idro-siringomielia D8-D10 (che permane tale all’esame RMN), a distanza di anni i miei disturbi sono variati ma non del tutto spariti. In seguito a dei controlli per ricorrenti cefalee mi sono sottoposto a RMN ENCEFALO E RACHIDE CERVICO-DORSALE.
Le riporto il referto: Non si apprezzano significative alterazioni del segnale dell’encefalo. In sede temporo-polare sinistra si apprezza circoscritto aumento dello spazio liquorale periencefalico espressione di cisti aracnoidea; non edema perilesionale. Lieve aumento di ampiezza dei ventricoli laterali ed in minor misura degli spazi liquorali periencefalici. Modesta tortuosità delle arterie vertebrali che appaiono in sede prebulbare sinistro poste.
La mia domanda visto un precedente esame eseguito nel 2010 (negativo) è la seguente: il cambiamento del quadro può essere correlato al pregresso intervento ed al persistere della patologia in D8-D10? E poi è una condizione che può giustificare sintomi di vertigini cefalee, disturbi dell’ATM, stanchezza cronica, disturbi visivi? Che approccio dare al mio problema? Grazie
RISPOSTA
Non penso vi sia un cambiamento del quadro. Probabilmenete la eventuale mancata segnalazione era duvuta alla paucità del reperto collaterale.
Nessuna relazione con disturbi clinici.
Una valutazione neurologica generale sarebbe utile