METASTASI POLMONARI E OSSEE DA CA TIROIDEO

    Pubblicato il: 4 Marzo 2012 Aggiornato il: 4 Marzo 2012

    DOMANDA

    Egregio Prof. Veronesi,
    Le scrivo per chiederLe un parere oggettivo relativo alla mia malattia. Ho 44 anni. Ho avuto il primo ca tiroideo a 27 anni. Con la prima gravidanza (a 33 anni) ho avuto le prime metastasi multiple polmonari trattare chirurgicamente più volte e poi con termoablazione. Ovviamente questo in quanto sono non iodio-captante.
    Due anni fa circa ho subito un ciclo di radioterapia per l ennesimo nodulo che stava creando una parziale ostrusione di un bronco. Da allora ho avuto una fortissima esofagite seguita da un reflusso gastroesofageo e polmonite postattinica (entrambi tuttora presenti). Qualche mese fa è apparsa una micro captazione a livello osseo che ha portato i medici ad optare per trattamento con sorafenib. La tireoglobulina a novembre era maggiore di 450 a dicembre 123 e ora a 104 (tra l altro in sospensione da farmaco). Il farmaco purtroppo mi stà dando parecchi effetti collaterali che hanno portato già a due sospensioni (la prima volta per forte edema e rush al viso la seconda volta per forte mucosite). A questo hanno aggiunto anche Zometa e ora stò facendo un farmaco per la stimolazione della produzione di globuli rossi essendo fortemente anemica (emoglobina a 9.4 e in continua discesa).
    L altro giorno alla visita di controllo la dottoressa mi ha detto, tra le righe, che la terapia andrà avanti anche per diversi anni e c’è rischio di avere un picco del marker alla sospensione. Domanda: ha senso proseguire e lottare con queste prospettive?

    RISPOSTA

    Cara Lettrice, sì ha senso perchè lei è giovane, ama la vita e lo capisco dal coraggio con cui ha affrontato fino ad ora tutte le terapte e le loro conseguenze. Sì ha senso e continui a trovare il coraggio che l’ha sostenuta fino ad ora. E verrà il momento che tutto sarà pasato perchè le cure avranno finalmente portato la guarigione.
    Un affettuoso augurio
    Umberto Veronesi