DOMANDA
Buongiorno, ho 51 anni.
A seguito di comparsa di claudicatio alla gamba sx con rilievo di occlusione arteria femorale superficiale sx, nel febbraio 2011 mi è stata eseguita angioplastica e stending metallico della predetta arteria.
Il successivo decorso è stato caratterizzato da ematoma inguine dx, sede di accesso arterioso, con rilievo Doppler di pseudoaneurisma dell’arteria femorale (3,5 x 2,5 cm) risolto con compressione ischemizzante.
I successivi controlli Doppler dell’inguine dx hanno documentato pseudoaneurisma non più rifornito e velocità trifasica su tutto l’asse sx fino alla tibiale posteriore.
Dopo 10 gg dall’angio PTA ho eseguito un Doppler arterioso di controllo ove si rileva a DX: aneurisma non rifornito e in via di organizzazione, flusso trifasico sull’asse arterioso. Le chiedo:
Cosa significa aneurisma non rifornito e in via di organizzazione? Ogni quanto eseguire Doppler di controllo? Quanto tempo occorre all’aneurisma per “organizzarsi”?
Cordiali saluti
RISPOSTA
Innazitutto spero che il medico che l’ha sottoposta ad agioplastica e stent della femorale superficiale per una claudicatio l’abbia preventivamente informata dei rischi di tale procedura, non solo immediati, ma anche e soprattutto futuri, in quanto questi trattamenti hanno un’alta percentuale di riocclusione a distanza e vengono solitamente riservati a pazienti con condizioni cliniche più gravi. Inoltre tra le complicanze immediate la formazione di pseudoaneurisma è una delle meno “pericolose” perchè altre complicanze (dissecazioni, trombosi, embolizzazioni) sono ben più temibili. Detto questo, l’attuale “aneurisma” non rifornito dovrebbe corrispondere in realtà a un ematoma organizzato, cioè agli esiti di una emorragia in cui il sangue si è coagulato e che con l’andare del tempo è destinata a ridursi fino a scomparire completamente. Quindi il consiglio è di seguire bene l’evoluzione della malattia in femorale superficiale e nelle altre arterie della gamba, e preoccuparsi meno dell’ “aneurisma”.
Cordiali saluti