le smagliature

    DOMANDA

    Gentile dottore, sono una ragazza messinese di 23 anni.. purtroppo, mi son riempita di smagliature nei posti più impensabili. Ho letto di alcune possibili cure con le staminali, ad esempio, uno spray in fase di sperimentazione con staminali e fattori di crescita che dovrebbe, in vivo, rigenerare completamente la pelle. E’ una bufala? posso sperare in qualche cura futura, in fase di sperimentazone, che le elimini completamente? volevo chiederle anche, dato che sono a dieta, se la pelle “rientrerà” un po’ anche se sono presenti le smagliature, oppure no..

    potrebbe consigliarmi qualche prodotto o integratore capace di nutrire molto la pelle? Infine, la carbossiterapia aiuta la pelle? La ringrazio anticipatamente… e scusi se mi sono dilungata un po’.

    RISPOSTA

    Le smagliature rappresentano un danno cutaneo permanente, sono infatti delle cicatrici!

    Il colore dipende dalla loro fase evolutiva: all’inizio quando prevale la componente infiammatoria, pseudoipertrofica, varia dal rosa al rosso violetto o al rosso bluastro, mentre successivamente, nella fase cicatriziale, sono più sottili, pieghettate, depresse al tatto e divengono biancastre, madreperlacee. Le donne sono colpite due volte più degli uomini.

    Da un punto di vista istologico la stria atrofica corrisponde ad un assottigliamento dell’epidermide con atrofia dei fasci di collagene del derma, associata a riduzione delle fibre elastiche che ai bordi della smagliatura sono retratte e assottigliate; questa zona di atrofia non è vascolarizzata.

    Patogenesi: le tre fasi La formazione delle smagliature si determina in tre diversi momenti :

    a) Fase preclinica: blocco della funzione dei fibroblasti e modificazione chimico fisica della sostanza fondamentale ( meno mucopolisaccaridi e diminuita attività degli enzimi glicolitici) con conseguente alterazione delle fibre elastiche e collagene.

    b) Fase rigenerativa: ripresa dell’attività enzimatica (aumento di ossidoriduttasi, acido e alcalin fosfatasi e esterasi non specifiche) con riattivazione dei fibroblasti, aumento dei mastociti, ripristino della produzione dei mucopolisaccaridi . Corrisponde clinicamente alle striae rubrae.

    c) Fase di guarigione: l’attività enzimatica dei fibroblasti si normalizza, le fibre collagene prima, e poi quelle elastiche, si rigenerano ripristinando il tessuto connettivo danneggiato con un aspetto osservabile al microscopio simile a quello del tessuto cicatriziale (striae albae).

    Terapie Chirurgiche Laser Co2-Laser Erbium (previo skin test)

    Il laser Erbium è meno invasivo del CO2; funziona causando delle microesplosioni ( fotoablazione ) delle cellule superficiali della pelle e a differenza del CO2 non surriscalda gli strati più profondi del derma. Ciò determina un periodo postoperatorio molto più rapido, un arrossamento più limitato nel tempo ma anche un risultato lievemente inferiore. A guarigione ultimata l’aspetto della pelle è decisamente modificato: cute nuova, fresca, rosata, delicata e vellutata. Sono oggi in commercio laser che combinano l’azione del CO2 a quella dell’Erbium e che permettono di ottenere risultati notevolissimi con tempi di recupero ridotti. Le pazienti con pelle olivastra devono essere trattate con cautela per la possibilità di ipo o iperpigmentazione residua. Le smagliature nella migliore delle ipotesi si attenueranno ma non scompariranno.

    Terapie Mediche

    Uno dei trattamenti di maggiore scelta è l’applicazione costante di principi biostimolanti che danno la possibilità di reintegrare e riequilibrare il derma e la matrice extracellulare. Pur potendo risultare anche ottimale sul piano estetico, dal punto di vista istomorfologico non porterà mai ad una totale “restitutio ad integrum”. In tal caso il concetto di favorire un processo riparativo e rigenerativo trofico del tessuto si rende particolarmente utile ed è l’obiettivo terapeutico, dell’uso combinato di una miscela calibrata di Biostimolanti consolidati e cioè per citarne alcuni:

    Acido jaluronico; Betacarotene; Vit. C ; elastina, vitamine ed estratti di placenta etc.

    evitare i bagni caldi e prolungati che provocano il rilassamento dei tessuti e impoveriscono il film idrolipidico che ricopre la pelle. Queste secondo il mio parere sono degli utili provvedimenti tra le varie strategie mediche e chirurgiche che si possono considerare in questi casi.

    Spero di esserle stato utile

    Cordialità dott. Bruno Mandalari

    Bruno Mandalari

    Bruno Mandalari

    ESPERTO IN INVECCHIAMENTO CUTANEO Specialista in dermatologia Columbus Clinic Center. Responsabile del dipartimento nazionale di dermatologia rigenerativa dell’Isplad (International Italian Society of Plastic-Regenerative and Oncology Dermatology). Nato a Reggio Calabria, si è laureato all’Università di Messina, dove si è poi specializzato in dermatologia e venereologia.
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