DOMANDA
Buongiorno, mi è stato diagnosticato l’ovaio policistico.
Ogni dieta (anche prescritta da dietologi) che intraprendo non ottiene nessun risultato.
Inoltre, pur non mangiando molto, continuo ad ingrassare (anche di molto) più passa il tempo senza riuscire a capire come mai visto che non ho cambiato abitudini alimentari o di comportamento.
Ho scoperto che potrebbe esserci una dieta particolare per le persone affette da ovaio policistico che potrebbe aiutare a perdere peso e quindi anche a migliorare il quadro generale della patologia, potrebbe gentilmente darmi delucidazioni in merito e se possibile scrivermi un esempio di dieta da seguire?
Grazie
Cordiali saluti
RISPOSTA
la causa iniziale della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è metabolica (si tratta di una resistenza all’azione dell’insulina). Tale situazione spesso si associa a sovrappeso o obesità e l’uso di contraccettivi può accentuare tale tendenza.. La dieta non deve solo essere ipocalorica ma deve prevedere l’assunzione anche di proiteine ad ogni pasto. La cosa importante è di non saltare mai i pasti e di assumere acolazione laticini e cereali o pane (mai saltare la colazione o assumere solo merendine, di assumere a mezzogiorno carboidrati in quantità moderata, proteine, verdura a picimento tranne che patate, a cena il secondo la verdura e pane. Sarebbero da evitare i grassi e i fritti, usando come condimento solo olio extravergine di oliva. E’ importante di integrare a metà mattino e pomeriggio frutta. Evitare gli alcolici e non bere eccessiva quantità di acqua. I dolci sarebbero da evitare tranne che in occasioni particolari, da assumere alla fine di un pasto.
Deve assolutamente fare anche movimento per consumare un po’ di calorie .
Deve in conclusione tener presente che nellaPCOS l’obesità e il sovrappeso dipendono da una predisposizione genetica con associazione di fattori ambientali e quindi non è tanto il fatto che ingrassi perchè mangi troppo ma di mangiare in modo non corretto. Bisogna in conclusione assumere la qualità giusta dei vari componenti dell’alimentazione.
Si affidi ad un dietologo che tenga presente che la causa è quasi sempre la resistenza insulinica e che la dieta deve essere fattra di conseguenza
decio.armanini@unipd.it