DOMANDA
Buongiorno,mia madre una donna di 50 anni, circa due mesi fa è caduta dalle scale. Io che sono la figlia volevo il parere di un altro dottore, gli scrivo dunque il referto dell’ultima risonanza fatta il 18/08/2011.
Condizione di ipercifosi dorsale con fulcro nel tratto dorsale inferiore ed evidenza di parziale fusione anteriore dei corpi vertebrali a livelli D10-D11.Presenza di cedimento strutturale del soma vertebrale D3 con avvallamento del piatto somatico superiore e deformazione a cuneo anteriore,presenza di edema intraspongioso ad indicare la natura recente del cedimento.Evidenza di sofferenza intraspogiosa anche nella metà anteriore del corpo D9,angolo somatico infero-anteriore di D8 ed supero-anteriore di D11,verosimilmente in relazione a trauma recente da iperflessione del rachide,con lieve deformazione a cuneo anteriore D9.Per quanto valutabile non sembrano riconoscibili alterazioni patologiche del segnale midollare. Conservati gli spazi liquorali perimidollari eccetto che nel tratto dorsale anteriore,dove sono lievemente ridotti,specie anteriormente, a causa dell’ipercifosi.Metameri normoallineati.
Volevo dunque sapere come ci dobbiamo comportare e se soprattutto ci sarà bisogno di operazioni.
Grazie mille,attendo una sua risposta.
RISPOSTA
Cara lettrice, innanzi tutto il fatto che non vi siano complicanze neurologiche e danni al midollo è la cosa più importante. Ai fini di una guarigione ottimale sarebbe necessario vedere le immagini di sequenze STIR che permettono di definire se ci sono indicazioni a un trattamento di consolidamento vertebrale con cemento ( vertebroplastica). Intanto ovviamente le avranno indicato il supporto ortesico da indossare sino a guarigione, immagino.
Distinti saluti
Paolo Gaetani