intervento si o no ?

    DOMANDA

    Gentile dottore le invio copia dei risultati di alcuni esami che ho eseguito per aver da lei un consiglio sul da farsi:

    Altezza 167, peso 72 kg,. Eta’ 41 ipercolesterolomia
    Tracciato nei limiti della norma.
    Azione card. Normoritmica e normofreq.
    Ritmo a 2 tempi, toni puri,pause libere.
    Buon compenso emodinamico
    Vent. Sx di normali diam cavitari e spessori parietali
    Conservata cinesi glob e seg.
    Atrio sx non dilatato.
    Aorta di calibro reg alla radice e nel tratto disc. Con cuspidi realizzanti una buona apertura sistolica.
    mitrale di normale morf. con miinimo ed irrilevante .rigurgito evidenziabile,
    ventric. Dx di norm dim,, e cinesi.
    Normale pressione desunta del piccolo circolo.
    ANEURISMA DEL SIA IN ASENZA DI IMMAGINI AL COLOR DA RIFERIRE CON CERTEZZA A SHUNT.
    PERICARDIO INDENNE

    Vena cava inferiore non dilatata E CON BUON COLLASSO INSPIRATORIO
    ARCO AORTICO,AORTA TOR. ED ADDOM, DI CALIBRO REGOLARE

    ecotranscr.esame eseguito dalle finestre temporali e occipitali con sonda settoriale. dopo registrazioni basali e dopo iniezione di sol.fisiol. agitata con Valsava si segnalano sporadici segnali ad alta intensita’ (max 1 /ciclo) al velocitogramma doppler dell’arteria cerebrale media. In sintesi l’esame depone per sporadici passaggi attraverso il forame ovale,

    devo ancora eseguire una ecotransesof. con questi risultati il cardiochirurgo mi ha consigliato di fare quanto prima l’eco e di chiudere questo foro con il famoso ombrellino, altri due cardiologi ,invec

    RISPOSTA

    Cara Signora,
    la risposta ai suoi esami è rassicurante e non depone per la esecuzione di alcuna chiusura. Il passaggio dimostrato è modesto e non patologico. Il forame ovale pervio in tali circostanze non è da chiudere. Si tenga conto che qualche rischio esiste anche per la chiusura che, nel caso, sarebbe da fare per via percutanea e non chirurgica.

    Alessandro Capucci

    Alessandro Capucci

    Professore ordinario di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università Politecnica delle Marche di Ancona. Nato a Faenza (Ravenna) nel 1948, si è laureato in medicina all’Università di Bologna nel 1973, dove si è specializzato in medicina interna e medicina dello sport. All’Università di Ferrara si è poi specializzato in malattie cardiovascolari. È professore ordinario di malattie dell’apparato […]
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