RM dopo rimozione ematoma subdurale cronico

    DOMANDA

    Buongiorno dottore, mia suocera, negli scorsi mesi, ha subito due interventi per la rimozione di un ematoma subdurale cronico, dovuto a un trauma subito a inizio estate. Ad agosto, la prima rimozione, poi l’ematoma si è ripresentato. O, meglio, il primo foro è stato realizzato in una sede sbagliata e quindi il sangue non è stato tolto del tutto. Da qui il secondo intervento, poi seguito dalla rimozione di uno pneumocefalo dovuto all’apertura della ferita (non osservando il riposo, ha picchiato la testa una seconda volta proprio dove aveva i punti). Questi i risultati della RM con contrasto eseguita la scorsa settimana: sono apprezzabili due fori di trapano in corrispondenza della teca cranica in sede rispettivamente frontale e parietale sinistra. Non si riconoscono falde ematiche a livello della convessità cerebrale sinistra ad eccezione di una piccolissima raccolta a livello del polo frontale sin dello spessore di pochi millimetri. É riconoscibile una raccolta ematica subdurale in corrispondenza della convessità frontale destra dello spessore di circa 1 cm. Il sistema ventricolare è in asse, di morfologia e dimensioni regolari. Non significative alterazioni nel parenchima degli emisferi cerebrali. Leggermente appianati i solchi corticali in sede frontale destra. Non alterazioni patologiche in fossa cranica posteriore. Non impregnazioni patologiche con MDC. Possiamo stare tranquilli? Sono preoccupanti le due piccole raccolte ematiche di cui si parla? La ringrazio moltissimo

    RISPOSTA

    Massimo Franceschi

    Massimo Franceschi

    SPECIALISTA IN ALZHEIMER E DEMENZE. Primario neurologo presso l’unità funzionale di neurologia dell’ospedale MultiMedica di Castellanza (Varese). Nato nel 1949 a Genova si è laureato in medicina nel 1973 per poi specializzarsi in neurologia nel 1977 e in psichiatria nel 1981. Autore di oltre cento lavori scientifici e di tre libri su temi di neurologia, […]
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