DOMANDA
Gentile dott.,le scrivo in merito ad un problema che da un anno a questa parte appare centrale nel mio rapporto di coppia e rischia di distruggerlo. Io e lui stiamo assieme da 2 anni.Tutto è iniziato con un suo “fallimento” a letto in seguito al quale ho reagito male, chiedendogli ripetutamente che cosa non andasse (ad altri piccoli fallimenti non avevo reagito così…si trattava di un periodo di tensioni di varia natura e continui litigi). Da allora lui ha ridotto il numero di rapporti fino a non cercarmi più nemmeno per delle carezze. Ho affrontato l’argomento più volte, lui dice di essere bloccato, di non sentirsi a suo agio, di avere la fobia del rapporto. Dopo 4 mesi di assenza totale di sesso, finalmente lui si era riavvicinato…è durata circa un mese…poi di nuovo i rapporti si diradano fino a scomparire, questa volta senza “cause scatenanti”. Ho riaffrontato il discorso, lui inizialmente dice di avere un abbassamento della libido indipendente da me. Ora sono 3 mesi di assenza totale, nessun rapporto, nessuna carezza un po’più intima. Adesso dice di essere nuovamente bloccato, perché ho tirato fuori l’argomento e perché mi vede soffrire. Non so che fare, io soffro ogni giorno. Ormai riesco a vedere solo il rifiuto. Possibile che sia davvero bloccato? Ho saputo che le sue storie in passato sono sempre finite con lui che ad un certo punto si “spegneva”. Lui dice che gli piaccio, che mi ama, che dentro di sé sa che passerà…Cosa ne pensa? Cosa posso fare io?
RISPOSTA
Ovviamente per un uomo certi “fallimenti” sono estremamente lesivi rispetto alla sicurezza di sé e possono portare a evitamenti dei rapporti sessuali e anche ad abbassamento del desiderio sessuale, come ulteriore conseguenza. Potrebbe essere possibile, ma naturalmente non so se la cosa si possa applicare a questo caso (dato che le informazioni in mio possesso sono molto limitate), che nel vostro caso, come pure nelle passate relazioni, il normale lieve abbassamento dell’eccitamento sessuale che si prova come conseguenza dell’abitudine (purtroppo la risposta sessuale va facilmente in assuefazione), con conseguente effetto sull’erezione che diviene talora meno stabile, possa avere indotto nel suo partner un’insicurezza relativa alla propria prestazione, abbassandone il desiderio e quindi “bloccandone” il comportamento sessuale e producendo l’evitamento del rapporto che lei mi descrive. In tal caso non si tratterebbe di un rifiuto rivolto a lei, ma di una insicurezza rispetto alle proprie capacità. Se tale fosse la situazione, un atteggiamento paziente e comprensivo da parte sua, potrebbe aiutare a superare l’empasse; però se la condizione dovesse perdurare ancora a lungo, potrebbe essere consigliabile un consulto con un sessuologo esperto, per inquadrare meglio la situazione e proporre la soluzione più adeguata.