DOMANDA
Gentile Prof., Le sarei profondamente grata se potesse delucidarmi su un mio problema che mi segue da circa 12 anni, in quanto affetta da allergia al nichel, comprovata da analisi del sangue e da cerotto consigliati dall’allergologo, a cui mi sono rivolta.
Ho 37 anni, due figli e vivo con il terrore dell’allergia al nichel; problema che ha avuto origine a seguito della mia prima gravidanza: mi sono comparse sul viso a macchie estese (a mo di farfalla), punticci e fastidioso prurito. Purtroppo le vicissitudini ed il gravoso carico familiare e soprattutto del lavoro quotidiano in azienda casearea, mi ha ulteriormente stressata e forse mi ha aggravato il problema. per queste ragioni mi sono trascurata fino ad oggi, limitandomi ad effettuare alcune cure prescritte dal medico di famiglia a base di antibiotico (azitromicina, effettuandole due volte l’anno, senza avere risultati apprezzabili.Oggi il problema si manifesta in maniera più accentuata fino a crearmi problemi di immagine e di relazione sociale.
So che non può rispondermi a livello personale, ma Le sarei veramente grata se potesse darmi indicazioni più precise per risolvere definitivamente il problema, magari anche con appropriate vaccinazioni, se esistono.
La saluto cordialmente e La ringrazio anticipatamente per quello che potrà fare per me.
Rosaria
RISPOSTA
Cara Rosaria,
esiste la possibilità di eseguire un trattamento iposensibilizzante per il nichel, ma prima bisogna essere certi che esso sia responsabile della sintomatologia descritta. Questa certezza la si ottiene sottoponendosi a precise diete di eliminazione e a test di provocazione specifici.
Purtroppo non molte centri allergologici sono esperti in questo argomento. Bisogna che lei faccia un censimento su quello che le sta più comodo.
Rimango a disposizione
Prof. D. Schiavino