DOMANDA
Egregio Prof.Gaetani
buonasera,
mi chiamo Loris, ho 74 anni ed avrei bisogno di un Suo parere riguardante un problema ortopedico che mi affligge da molto tempo.
Soffro da vari anni di dolori diffusi alla schiena anche in conseguenza di due brutte cadute a seguito delle quali ho riportato una frattura vertebrale,che mi ha costretto a letto immobile per mesi,e vari schiacciamenti.
I dolori, però, negli ultimi due anni sono notevolmente aumentati tanto da rendermi difficile ogni movimento, faccio fatica a camminare per dolori che si irradiano alle gambe ed ora la schiena mi fa molto male anche stando semplicemente seduto o sdraiato.
Per questo, negli ultimi mesi, ho iniziato a fare alcune visite ed esami clinici.
L’ultima RM ha in effetti evidenziato un quadro abbastanza critico. Riassumendo il referto:”..netti fenomeni degenerativi interessano tutto il tratto esploratoe si estendono al passaggio dorso-lombare in un quadro osteoporotico diffuso…Ampia sporgenza posteriore mediana del disoc L4-L5 determina esteso contatto compressivo durale anteriore e netto impegno radiocoloforaminale……Più modesta la sporgenza posteriore mediana di L2-L3,L4-L5, L5-S1″.
In base a tale referto mi è stato consigliato di fare un intervento per inserire un distanziatore intervertebrale che dovrebbe ridurre il dolore che però nn trova d’accordo altri medici da me consultati in quanto intervento nn privo di rischi e con risultati nn certi.
Un altro medico, invece, mi ha consigliato un intervento di termoablazione, meno invasivo e con minori controindicazioni; nel mio caso, infatti, secondo quest’ultimo parere medico un intervento per inserire un distanziatore intervertebrale sarebbe sconsigliato sia vista la situazione di osteoporosi evidenziata dalla RM (per la quale successivamente le vertebre a contatto con questo materiale molto duro potrebbero cedere e/o affossarsi) sia per il fatto che le vertebre tra le quali andrebbe ad inserirsi questo distanziatore, dalle immagini della RM, sembrano addirittura fuse tra loro ad una estremità.
L’intervento di termoablazione dovrebbe invece ridurre comunque il dolore rendendo, se ho ben capito,meno sensibili i nervi periferici senza però rischi.
Mi trovo al momento in una situazione di incertezza e vorrei per questo avere cortesemente un Suo parere medico.
La ringrazio anticipatamente e cordialmente saluto.
Loris
RISPOSTA
caro Sig. Loris,
sono d’accordo con lei che in presenza di osteoporosi un intervento di poisizionamento di una gabbia intervertebrale sarebbe non scevro di rischi. Per quanto riguarda la tecnica percutanea di termoablazione (per la protrusione L4-L5) è sicuramente un approccio meno invasivo; tuttavia sulla base di quello che lei riporta sarebbe necessario vedere le immagini e lei per dirle se tale procedura può essere eficace o se altre terapie del dolore sono magari più indicate nel suo caso.
Distinti saluti
P.Gaetani