DOMANDA
Gentile Dottor,
sono un Uomo di 34 anni affetto da 8 anni dalla malattia di Crohn all’ileo terminale in trattamento prima con cortisteroidi e immunosopressori poi con infliximab e ora con adaluminab (Humira). Le mie condizioni sono migliorate moltissimo anche se ancora ho un pò di problemi: stanchezza, astenia, qualche scarica e sanguimenti.
Ho fatto pochi giorni una risonanza dell’addome superiore e inferiore che afferma che il mio crohn è in fase di remissione (ileo terminale, etc) ma segnala presenza di ispessimento delle pareti del sigma in presenza di periviscerite.
Per quanto riguarda la parte rettale ho un prolasso rettale, emorroidi di quarto grado e un fortissimo ipertono… il tutto è confermato da vari esami (defecografia, manometria, rettoscopia, ecografia transerettale) e dall’ultima risonanza magnetica pelvica di pochi giorni fa che afferma:
– Si segnale abbassamento del piano perineale sul comparto posteriore con prolasso rettale
Le mie domande sono le seguenti:
1) Che significa che ho una periviscerite al sigma? Può indicare la presenza del crohn anche in quel tratto?
2) Non posso avere una dignitosa qualità di vita perchè il prolasso rettale e l’ipertono mi costringono a stare ore in bagno e sopportare dolori fortissimi (ho provato di tutto dall’antrolin, ai dilatatori, alla nitroglicerina, a sedute di riablitazione di pavimenti pelvico, etc)… pertanto mi hanno consigliato (il centro che mi segue) un intervento simil Thd (HELP laser). Può essermi utile?
RISPOSTA
Il termine ‘periviscerite’ indica un’ infiammazione attorno al sigma.
Il Crohn come sa puo’ riacutizzarsi in occasioni di interventi chirurgici anorettali che sono in genere controindicati.
Procedure mininvasive come quelle da lei indicate possono essere considerate in casi selezionati e avendo ben presente il rischio, l’ help tuttavia non avra’ alcun effetto sull’ ipertono e se il prolasso emorroidario è importante avrà un’ efficacia limitata.