DOMANDA
Salve Dott.,
Le presento il mio caso:
Ho 29 anni, rottura del tendine d’Achille e conseguente TVP della femorale superficiale destra e della vena poplitea destra.
Dopo essermi affidato a strutture mediche di competenza, sto sottoponendomi giornalmente a due iniezioni di eparina (CLEXANE 6000, peso corporeo di kg90), affiancato dall’utilizzo di una calza elastica KL1 che rimuovo solamente durante la notte.
Il chirurgo cardiovascolare mi ha presentato due opzioni:
Continuare con le iniezioni di eparina fino all’intervento chirurgico per la ricostruzione del tendine d’Achille e successivamente passare alla TAO;
Iniziare la TAO con il farmaco Coumadin e posporre la ricostruzione del tendine d’Achille una volta terminato il lungo processo di ”scioglimento” del trombo.
Ovviamente la mia preoccupazione riguarda l’eventuale distacco di un embolo nel mezzo dell’operazione chirurgica, che andrebbe a causare un’embolia polmonare.
Qual e’ il miglior modo di procedere?
Grazie mille
RISPOSTA
Devo dedurre dalle poche informazioni che fornisce che è in buone mani terapeutiche, sia vascolari che ortopediche.
Infatti la terapia ottimale della TVP per prevenire non solo l’embolia polmonare, ma anche la sindrome post-trombotica consiste in un più prolungato uso di eparina, ed il costante uso di calza elastica ben prescritta.
Quanto alle opzioni dell’ortopedico, il giudizio richiederebbe la tempistica degli eventi, che non conosco: quando è avvenuta la rottura del tendine, quando si è instaurata la TVP, quanto tempo è passato da allora.
In linea generale, sarei per la correzione chirurgica che le permetterebbe una più rapida ripresa del movimento. Il rischio trombotico peri-chirurgico è infatti comunque protetto dall’uso dell’eparina.
Cordiali saluti
Prof. Giovanni B. Agus