DOMANDA
Salve,preannuncio che io e i miei famigliari abbiamo una profonda stima di lei,sopratutto perchè come si può vedere lei fornisce risposte dettagliate e non solo dal punto id vista medico ma anche dettate dal buon senso e d PADRE di famiglia.Riassumo:mio fratello nel 2005 smette di parlare a mio padre depresso per 2 anni,nel giugno 2009 papa tenta il suicidio di notte con me in casa(io ho 16 anni,a novembre si salva e ritorna a casa,non si volle curare e a settembre 2010 ritenta il suicidio,si risalva e stavolta si cura da una psichiatra di periferia(castelli romani)che secondo me visto l’andamento,procede male.2011 mio fratello (21 anni)scosso senza lavoro vede in me lo sfogo alle sue rabbie,minacciandomi di rovinarmi il futuro e di uccidermi.Mia madre fa nulla per aiutare,piange,la sera beve un po’ troppo e urla e sbraita per un nonnulla.nel giugno 2011 tentai un ingresso per una scuola militare perchè a casa come può vedere la situazione è uno schifo ,non passai e ho continua ansia.contatto i servizi sociali ma mio padre si rifiuta di partecipare,la soluzione loro sarebbe stata di mandarmi 2 giorni a roma da estranei per poi tornare a casa nell'”inferno”.Alla mia richiesta a mio padre di farsi vedere da un dottore competente e di livello(come per esempio lei) mi ha sputato addosso,i miei nonni m’hanno sconsigliato di avvertire i carabinieri per future mie ripercussioni nel futuro,Le chiedo gentilmente una risposta anche dettata dal buon senso.Cosa devo fare?
RISPOSTA
Gentile signore,
è sempre difficile dare suggerimenti dall’esterno in situazioni come quelle da lei descritte: Penso che sarebbe utile che lei parlasse con un esperto nel campo della psicologia (psicologo, psicoterapeuta, psichiatra) che possa aiutarla a superare il disagio vissuto e a trovare eventuali soluzioni pratiche. Lei può richiedere un consulto rivolgendosi ad una delle strutture ambulatoriali afferenti al servizio sanitario nazionale (Asl, università, ospedali).
Cordiali saluti,
Prof. Massimo Biondi