DOMANDA
Se non disturbo eccessivamente, volevo anche chiederle se l’aggressività di cui mi parla è indice che il tipo di condilomi può essere uno di quelli che possono portare a forme tumorali, o se lo si può escludere a priori o con qualche test.
Per quanto riguarda i rapporti sessuali, volevo sapere se ci sono precauzioni da prendere oltre il preservativo, essendo i condilomi esterni, o se è consigliabile evitare i rapporti fino alla totale scomparsa degli stessi.
Io non ho nessun sintomo, per quanto tempo devo aspettarmi di poterli avere?
Di seguito è riportato la richiesta di ieri.
Grazie per la sua disponibilità.
Gianni.
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Salve, la mia ragazza ha tolto dei condilomi il mese scorso, ma le si sono riformati ed ora sono in numero maggiore di prima, perchè con le vacanze di Natale non si è riusciti a fissare un appuntamento. Il ginecologo le ha prescritto ora una crema immuno soppressiva in attesa del nuovo intervento, che sarà fra due mesi, dal momento che prima non c’è posto. Volevamo sapere se questo è il modo migliore di procedere o se sarebbe meglio cercare di fare l’intervento il più presto possibile. Si vorrebbe evitare che dopo tutta questa attesa il problema sia più grande di quello che può essere adesso. Cordiali saluti, Grazie mille. Gianni
GINECOLOGIA risponde MICHELE VIGNALI
Gentile Signore, purtroppo i condilomi possono recidivare, e visto il breve intervallo di tempo trascorso tra l’intervento e la ricomparsa dei condilomi, il virus HPV che li determina deve essere particolarmente aggressivo. Un tentativo con una terapia medica può essere adeguato, proprio in virtù del breve intervello, tuttavia se sono così numerosi, l’intervento chirurgico (non cambia se fatto adesso o tra 2 mesi, eccetto il fastidio per la paziente) è inevitabile, sperando, questa volta, in una maggiore radicalità ed efficacia della terapia. Cordiali saluti, Michele VIGNALI
RISPOSTA
Gentile Signore,
Il virus papilloma (HPV) responsabile dei condilomi può essere associato ad un altro tipo di virus, sempre HPV, che può determinare displasie ed anche tumori maligni del collo dell’utero, pertanto è bene verificare e tipizzare mediante un prelievo citologico (VIRAPAP) l’eventuale HPV presente sulla cervice della sua partner. L’aggressività del virus può essere anche legata ad una minore risposta del sistema immunitario dell’ospite e non è necessariamente segno di una potenziale malignità. I condilomi sono sovente transmessi per contatto sessuale, anale o orale diretto con la pelle di una persona infettata, pertanto, pur usando il preservativo, essendo esterni, potrebbero infettare la cute circostante. Meglio astenersi fino a quando lo specialista avrà constatato la guarigione. Il periodo di incubazione può essere lungo. I condilomi si possono sviluppare da 3 settimane a 1 anno dopo un contatto intimo con una persona infettata. Se prima non usava il preservativo è bene che si sottoponga ad un controllo urologico, anche perchè spesso i condilomi non sono visibili ad occhio nudo. Cordiali saluti, Michele VIGNALI