DOMANDA
Gentile Prof. Zanchin,
le scrivo per avere indicazioni su come e se approfondire questo particolare distrurbo. Vorrei capire se nel mio caso la cefalea da aereo potrebbe essere una diagnosi plausibile e se nel tempo potrebbe causare altri problemi.
Il primo episodio si è manifestato al ritorno di un viaggio circa 6 anni fa. Non era il primo aereo che prendevo ma uno qualsiasi di una lunga serie. Circa 20 minuti prima dell’atterraggio si è manifestato un dolore molto forte nella zona frontale, potrei descriverlo come un dolore intenso, quasi come un crampo. E’ durato il tempo di arrivare a terra.
Al momento non sono riuscita a collegarlo a nulla, mi sono semplicemente spaventata parecchio ed è passato subito.
Nonostante voli aerei regolari il problema non si è più presentato fino l’estate scorsa. Il mio viaggio inoltre prevedeva diversi voli interni e gli atterraggi erano diventati davvero stressanti.
Per superare il problema ho cercato di mantenermi molto idratata durante i voli ed effettivamente in questo modo il dolore non si è più presentato e comunque non con la stessa intensità di prima. Io viaggio molto per lavoro e ad ogni volo ho il terrore che si ripresenti.
Grazie
Cordiali Saluti
Antonella
RISPOSTA
Gent.ma Signora,
Sembra in effetti trattarsi di “Cefalea da aereo”, che come Lei sa stiamo studiando a Padova e che, a parte il dolore degli attacchi, non pone problemi maggiori.
Il fattore più importante appare essere la variazione di pressione: non è chiaro, però, perchè in un dato volo questa cefalea colpisca isolatamente un passeggero e perchè quel passeggero non presenti necessariamente una costanza di attacchi nei voli successivi (come nel suo caso).
Tuttavia, questa diagnosi presuppone la preliminare esclusione di altre cause. Non mi è chiaro se il disturbo continui a ripresentarsi. Se così fosse, Le consiglio una TAC cerebrale senza contrasto per seni paranasali con sezioni coronali sottili.
Le sarò grato se vorrà farmi conoscere l’esito, anche se probabilmente normale, della TAC, se possibile anche con l’invio di copia del CD relativo.
Quanto alle terapie, potrebbe prevenire l’ attacco con l’assunzione, circa un’ ora prima dell’atterraggio, di una bustina di FANS , tipo naprossene o ibuprofene, e di uno spray nasale contenente cortisone, previo parere del suo Curante.
Le chiedo di informarmi successivamente sull’efficacia della cura.
Le allego a parte un questionario, che Le chiedo cortesemente di compilare: ci consentirà di approfondire il nostro studio al riguardo e di approfondire le conoscenze su questo tipo di cefalea.
Cordiali saluti.
Giorgio Zanchin