DOMANDA
Gentile dr.Faggioli, mio zio di 76 anni è stato operato alla carotide: Ha avuto come conseguenza negativa immediata l’afonia. Visitato da una dr.ssa foniatra ha fatto cicli di logopedia e la voce è tornata quasi normale; ha anche avuto problemi con il nervo della spalla (sempre conseguenza dell’intervento). I dottori dicono che l’operazione è riuscita bene; le risonanze magnetiche ed ecodoppler per controllo sono risultate tutte ok, però lui dopo 6/7 mesi dall’operazione lamenta rigidità al collo e fastidio nella parte operata.Dice di sentire come un rigonfiamento che gli crea molto disagio e u pò di dolore; ha problemi di deglutizione specialmente con la minestra (non riesce a mangiare quella di piccole dimensioni) A distanza di due anni il fastidio dice che è aumentato. Lo ha visitato: un neurologo, un fisiatra, l’ortopedico, un churgio vascolare e l’otorino. Non so’ più dove rivolgermi perchè tutti gli specialisti da me finora sentiti sono concordi col dire che l’operazione è riuscita bene .Tutto bene anche in ordine anche alle risonanze ed eco doppler di controllo. Uno degli specialisti da me sentiti ha attribuito il fastidio ce lamenta mio zio all’insorgere di aderenze post operatorie. Cosa si puo’ fare? Tanto più che questo problema ha aggravato il suo equilibrio psicologico gia’ fragile essendo affetto da depressione da anni(seguito da psichiatra) con alti e bassi.
La prego mi dia un consiglio..grazie!
RISPOSTA
Buongiorno.
La sintomatologia descritta è determinata da problemi dei nervi cranici che vengono mobilizzati nel corso dell’intervento. In sostanza l’intervento è risucito bene per quanto riguarda la ‘rivascolarizzazione’ della carotie, ma alcuni nervi hanno sofferto. In questi casi si può ottenere un miglioramento della sintomatologia attraverso l’infiltrazione di anti-infiammatori nelle sedi opportune. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un centro anestesiologico di esperienza per fare questi trattamenti.
Prof Gianluca Faggioli