dubbi su alterazioni emocromo

    Pubblicato il: 29 Settembre 2010 Aggiornato il: 29 Settembre 2010

    DOMANDA

    Egregio Dottore, mia figlia, 29 anni, mamma di un bambino, ha effettuato alcune analisi per scoprire la causa della facilità a procurarsi ecchimosi anche per piccoli traumi. Piastrine e coagulazione vanno bene ma l’emocromo ha evidenziato le seguenti alterazioni: eritrociti 3.700.000, ematocrito 32, emoglobina 12, eosinofili 10. Soffre di rinasma allergico, gastroesofagia da reflusso e colite “aspecifica” ma al momento non presenta grosse sintomatologie dal punto di vista gastro-intestinale. Assume da quasi 2 anni lamotrigina e da circa un anno escitalopram ma non ha mai avuto alterazioni di emocromo. Il medico ha prescritto G6HPD, esame parassitologico e ricerca sangue occulto nelle feci, breath test lattosio ma io da mamma sono molto preoccupata e vorrei capire se si può/deve fare di più come esami o se è il caso di andare dall’ematologo. La ringrazio per la cortese disponibilità.

    RISPOSTA

    Gentmo/a la storia di sua figlia personalmente mi lascia molto tranquillo. L’emocromo che mi riporta è piu’ che accettabile per una donna tranne un numero di eosinofili (tipo di globuli bianchi) leggermente piu’ alto del previsto che in genere correla con fatti allergici come mi sembra sia stato evidenziato già in sua figlia (asma allergico….). Gli esami richiesti sono un completamento alla ricerca della sosttostante patologia. Mi sembra una situazione tutto sommato tranquilla…seguirei invece la fragilità capillare (facili ecchimosi) con uno studio completo dell’autoimmunità per escludere patologie autoimmunitarie o del connettivo. Non preoccupatevi troppo dr.Jankovic

    Momcilo Jankovic

    Momcilo Jankovic

    EMATOLOGIA PEDIATRICA. Responsabile dell’unità operativa day hospital di ematologia pediatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza. Milanese, classe 1952, si è laureato all’Università Statale della sua città nel 1981 e poi specializzato in ematologia, pediatria e anestesia e rianimazione. È anche docente a contratto in pediatria all’Università di Milano-Bicocca.
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