DOMANDA
Gent.mo prof. Le scrivo per fugare alcuni dubbi riguardanti la RMM. All’ospedale S. Raffaele di Milano per una RMM con M.d.C. chiedono un esame “la creatinina” per eseguire la risonanza,ne ho conoscenza personale , in un centro radiologico convenzionato di un’altra città e per lo stesso motivo,una mia amica dovrà sottoporsi a Rmm con M.d.C. per verificare l’integrità delle protesi e telefonicamente Le hanno chiesto di eseguire esami preliminari quali: Rx torace, ECG, esame urine, emocromo, cretinina, glicemia, Q.P.E. e catene leggere sieriche. Sono rimasta senza parole da tale differenza nell’esecuzione di un’esame che in tanti dicono che è innocuo, e la domanda che mi pongo da cosa dipende questa differenza di procedura? è consuetudine sottoporre una portatrice di protesi a RMM con M.d.C. solo per verificarne l’integrità? La ringrazio per la risposta che vorrà inviarmi e La saluto cordialmente.
RISPOSTA
Gentile signora,
lo studio delle protesi mammarie con RM per valutarne l’integrità si esegue senza mezzo di contrasto (m.d.c.)
Il m.d.c. per via endovenosa (di regola Gadolinio) è necessario per individuare le lesioni mammarie che si rivelano proprio per un’alterata assunzione del medesimo (enhancement).
E’ possibile che nel caso che lei propone s’intenda conseguire il duplice scopo di avere informazioni sia delle protesi che della ghiandola mammaria, sopratutto nel caso questa sia difficilmente esplorabile con le consuete tecniche (mammografia ed ecografia) o, a maggior ragione, vi sia stato un impianto protesico dopo un intervento per tumore.
La richiesta di esami del sangue è connessa all’uso del m.d.c. e di regola, a meno di coesistenza di altre morbilità, s’impernia sul dato dalla creatinina; non è proponibile, ripeto, per le sole protesi.
Cordiali saluti
Luigi Pescarini