laserterapia a bassa frequenza

    DOMANDA

    Stimatissimo Professore

    mi sono sottoposta a 10 sedute di laser infrarosso 904nm al viso, facendomi credere che si trattasse di LED terapia con fotobioinduzione. Una volta che al centro hanno scoperto l’errore, l’operatrice mi ha assicurato che era la stessa cosa e che si trattava comunque di un laser atermico. Ora io ho paura che questo laser infrarosso 904nm possa invece aver procurato un danno termico irreversibile alla mia pelle e specialmente sul contorno occhi. Vorrei avere un suo parere poichè non mi fido assolutamente più di quanto dice l’operatrice del centro a cui mi ero rivolta per fare le sedute, inoltre mi chiedo se non debbano essere esclusivamente medici a praticare laserterapia. La ringrazio per l’attenzione e spero di avere presto una sua risposta

    Lora

    RISPOSTA

    Gentile Lora, in effetti la luce rossa (magenta) per fotobiostimolazione ha lunghezza d’onda di 650 nm mentre nel 900 siamo negli infrarossi. Se però durante il trattamento non ha sentito bruciare la pelle vuol dire che lo strumento emetteva luce a bassa potenza e quindi anche i danni sono irrilevanti. Tuttavia non ha senso che non si utilizzino queste bande d’emissione che non sono certamente fotobiostimolanti. Certamente gli strumenti medicali non vanno utilizzati in ambiente estetico, ma di solito si tratta di strumenti depotenziati che colpiscono più l’immagiario che la cute. Del resto anche quelli medicali, che colpiscono la cute, non andrebbero usati.

    Un caro saluto

    Prof. M. Monti

    Marcello Monti

    Marcello Monti

    Senior consultant di Dermatologia. Nato a Milano 62 anni fa, si è specializzato all’università di Pavia in dermatologia, venereologia e malattie infettive e parassitarie. Collabora con il ministero della Salute e con l’Istituto superiore di sanità. Si è dedicato allo studio delle malattie immunologiche e infettive della pelle e a nuovi trattamenti per i tumori […]
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