DOMANDA
Gent.le dottore
Le scrivo per mio padre 65 anni, operato il 7 aprile 2011 per un glioblastoma al lobo temporale sinistro. L’intervento è stato eseguito a S.Giovanni Rotondo. Mio padre ha effettuato radioterapia a Rionero in Vulture e ha fatto un ciclo di Temodal.Poi i valori dell’emocromo si sono abbassati drasticamente e dalla risonanza di controllo è emerso un progredire della malattia con una recidiva di 6×5 cm. Ha cominciato a dicembre Avastin e ha fatto due vaccini con cellule dendritiche presso il Medical Center di Colonia, ma alla risonanza del 19/01/2012 si evidenzia una recidiva di 9×6 cm. Attualmente mio padre ha fortissimi dolori alla testa, anche se è ancora parzialmente autonomo. Come se non bastasse ha avuto un Herpes zoster sul torace e alla schiena sul lato sinistro che ancora non è totalmente riassorbito. Pensa che sia possibile tentare altre strade o rassegnarci e cercare di alleviare le sue sofferenze in qualche modo? La ringrazio per l’attenzione. Un figlio disperato
RISPOSTA
Avastin è al momento il farmaco più promettente per le recidive di glioblastoma, se vi è stata progressione anche con questo farmaco mi pare che la situazione sia compromessa.
Devo aggiungere che non vi sono evidenze scientifiche che la somministrazione di cellule dendritiche NON SENSIBILIZZATE AL TUMORE (il trattamento che secondo una documentazione che ho avuto modo di valutare recentemente viene offerto in regime privato dal “Medical Center” di Colonia) abbia un effetto terapeutico.