Sonno agitato sin dalla nascita

    DOMANDA

    Buongiorno, ho un bimbo di 14 mesi, il quale ha sempre avuto problemi a dormire.
    Si addormenta solitamente verso le h.23.00, spesso dopo aver bevuto circa 150/200 gr di latte vaccino con biscotti o camomilla concentrata.
    A volte si addormenta nel lettino da solo altre sdraiato nel letto accanto a me o a mio marito.
    Le prime due ore sembra dormire tranquillamente ma poi si sveglia o meglio comincia a piangere ma continuando a dormire ripetutamente per tutta la notte.
    Si calma solo se gli diamo nuovamente del latte o la camomilla e il ciuccio.
    A volte sembra volersi riaddormentare ma dopo averci provato, per circa 20 minuti, non ci riesce e l’unica soluzione è metterlo nel lettone, ciononostante dalle 5 circa questi risvegli si susseguono ogni ora.
    Sembra voler sentire continuamente il mio contatto.
    Questa notte ha dormito mio marito con lui ma appena si è accorto della mia assenza ha iniziato a piangere solo la mia comparsa l’ha fatto tranquillizzare.
    Abbiamo provato a farlo piangere, a dargli la melatonina
    o altre medicine naturali, a rilassarlo prima di andare a letto (anche il bagnetto), a tenere una musica di sottofondo tutta la notte, a farlo dormire in camera da solo ma in 14 mesi forse solo 3 notti ha fatto un sono tranquillo fino alle 5 del mattino.
    Il bimbo non va all’asilo, trascorre la maggior parte della giornata con i nonni, mangia regolarmente e solitamente fa un riposino di 2 ore dopo aver mangiato, 14.00-16.00.Siamo disperati!Cosa possiamo fare? grazie

    RISPOSTA

    Cara Signora,
    il caso è abbastanza tipico. Si può iniziare con una terapia comportamentale associata a un antistaminico per farlo dormire più regolarmente.
    Uno schema di comportamento da tenere è riportato sotto ma chieda al suo pediatra di prescriverle anche un antistaminico (es. Atarax).
    Cari saluti
    Oliviero Bruni

    1. Creare un rituale all’addormentamento (es. salutare tutti i giochi, raccontare una favola, cantare la ninna-nanna, ecc.) perché il bambino associ una condizione piacevole all’inizio del sonno
    2. Il bambino va messo nel letto solo con pochi oggetti familiari che possono tranquillizzarlo durante i risvegli notturni
    3. Stare con il bambino fino a che questo è tranquillo; dite una frase che dovrà essere sempre la stessa, ad esempio: “Mamma ti vuole bene, ma da adesso tu imparerai a dormire da solo insieme ai tuoi peluche e ai tuoi giocattoli”
    4. Quindi lasciare la stanza, spiegando al bambino dove si va e perché (es. la mamma va in cucina a bere un po’ d’acqua e torna subito)
    5. Mentre siete fuori dalla stanza (e ogni volta che uscirete nelle fasi successive) parlate al bambino anche da lontano rassicurandolo che state tornando
    6. Se incomincia a piangere, lasciarlo piangere per un breve periodo (5-10 secondi) prima di intervenire
    7. Andare a rassicurare il bambino lasciandolo nel suo letto (se piange prendetelo in braccio e calmatelo, ma cercate poi di rimetterlo nel letto). Rimanete nella sua stanza fino a che si tranquillizza, interagite il meno possibile con lui.
    8. Lasciare di nuovo la stanza, spiegando ancora al bambino dove si va e perché (es. la mamma va in bagno e torna subito). Questa volta l’intervallo dovrà essere un pochino più lungo (20-30 secondi)
    9. Se incomincia di nuovo a piangere ritornare in stanza, rassicurare il bambino prendendolo in braccio o lasciandolo nel suo letto. Rimettetelo nel letto e rimanete nella sua stanza fino a che si tranquillizza, interagite il meno possibile con lui.
    10. Uscire dalla stanza con un’altra scusa e aspettare più a lungo (40-50 secondi) prima di intervenire nuovamente
    11. La prima sera si può decidere di aspettare fino a 1-2 minuti e poi lo si fa addormentare così come era abituato il bambino (ad es. cullandolo in braccio)
    12. Se possibile mettetelo nel lettino prima che sia completamente addormentato, altrimenti fatelo addormentare completamente e mettetelo nel lettino.
    13. La sera successiva si ripetono le stesse cose dal punto 1 al punto 12, allungando i tempi di ogni intervento di 10 secondi.
    14. Quindi la seconda sera si aspetta in totale fino a 3 minuti e poi lo si fa addormentare così come era abituato il bambino (ad es. cullandolo in braccio)
    15. La terza sera si aspetta in totale fino a 4 minuti e così via nelle altre sere.
    16. Lo stesso comportamento va tenuto per i risvegli notturni

    Oliviero Bruni

    Oliviero Bruni

    DISTURBI DEL SONNO NEI BAMBINI. Responsabile del Centro del sonno all’Università La Sapienza di Roma. Nato nel 1956 a Roma, si è laureato presso Università La Sapienza di Roma e si è specializzato in neuropsichiatria infantile nello stesso ateneo. Dirige l’unità operativa di neuropsichiatria infantile dell’azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma ed è ricercatore confermato alla […]
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