DOMANDA
Gentile dottor guarino, sono un architetto di 57 anni, faccio una vita, purtoppo, molto sedentaria,e da sempre soffro di cervicale senza aver avuto mai sintomi significativi. Da qualche tempo avverto, in special modo la mattina, ma anche nel resto della gioranata un leggero gonfiore e intorpidimento delle dita, soprattutto nelle articolazioni delle ossa metacarpali e delle falangi, che non hanno più movimenti fluidi,ma per così dire “scattano”. Avverto inoltre un indolenzimento dei tendini(credo)dell’avanbraccio e dei gomiti, vorrei avere se possibile un suo parere e eventualmente che accertamenti dovrei fare per risolvere il problema. la ringrazio già da ora per la cortese attenzione che mi ha dedicato
Mario
RISPOSTA
Il dito a “scatto” e’ espressione di un ispessimento di porzione del tendine flessore di un dito della mano che rende difficile il suo scorrimento sotto una particolare guaina.Cio’ determina una interruzione del suo movimento accompagnato a dolore. E’ dovuto a un processo degenerativo secondario a movimenti ripetitivi o a involuzioni talvolta senza spiegazioni precise. Prima di arrivare ad un intervento chirurgico di sezione di tale guaina,si puo’ provare con infiltrazioni peritendinee di preparato steroide retard.
Ritengo comunque indispensabile una valutazione specialistica ed eventualmente strumentale (ecografia).
Distinti saluti