DOMANDA
Salve. 11 anni fa ho tolto 4 nevi rilevati sul tronco per motivi estetici, su indicazione di un dermatologo. L’asportazione è stata fatta con il laser. A distanza di qualche mese mi sono accorta che un neo non era stato estirpato bene: rimaneva visibile il contorno con un po’ di residuo ai margini. Ho iniziato a fare regolari viste da un altro dermatologo ma non mi sono mai ricordata di segnalare quella cicatrice.
All’ultima mappatura l’ho fatta presente al dermatologo che mi ha severamente rimproverata dicendo che mai e poi mai si tolgono i nei con il laser perchè possono ricrescere con mutazioni. Me lo ha fatto togliere. Il chirurgo che ha operato era poco convinto: ha detto che secondo lui l’asportazione era uno scrupolo eccessivo, visto l’aspetto, e che avrebbe tolto il minimo indispensabile.
Questo il referto:
Descrizione macroscopica: Frammento cutaneo di cm 0,3.
Descrizione microscopica – diagnosi istologica: Nevo melanocitico intradermico. Margini non valutabili.
Ho portato il referto al mio dermatologo che non è rimasto per nulla soddisfatto. Sostiene che il chirurgo ha asportato un pezzo troppo piccolo di cute (da qui i margini non valutabili): propende per un allargamento. Tra l’altro sulla cicatrice sono già spuntati due puntini scuri: questo significa o che il neo non era effettivamente stato asportato completamente. Ho contattato dunque il patologo che ha eseguito la biopsia e il chirurgo: per entrambi l’allargamento non è da fare, essendo il reperto benigno.
RISPOSTA
Gentile sig.ra son totalmente d’accordo con il suo dermatologo sulla totale inoportunità di togliere i nei con il laser. Direi di più: qualsiasi lesione che viene tolta coon il laser dev’essere prima esaminata al microscopio per avevere la certezza assoluta della sua benignità. Quanto alla rimozione non completa del neo la teoria richiederebbe un’asportazione più ampia “in tessuto sano” in caso contrario, nonostante la tranquillità indotta dalla benignità è indispensabile un controllo periodico e l’asportazione di una possibile recidiva.
Cordialità