DOMANDA
Gent. Dott. Camporese,
sono uomo italiano di 36 anni.
Un anno e mezzo fa, a seguito di un rapporto orale occasionale non protetto, ho subito una piccola lacerazione del frenulo, apparentemente senza conseguenze (poco sanguinamento e fisionomia pressoché inalterata). In realtà, da quel giorno ho riscontrato una fastidiosa e costante infiammazione al pene. Inizialmente arrossamenti al glande, poi diventati arrossamenti della parte terminale del meato uretrale, bruciori durante la minzione, ma soprattutto un’ipersensibilità al frenulo che tutto ad un tratto è sembrato “meno elastico”, comportando micro lesioni successive ad ogni atto sessuale completo (che ad oggi mi precludono una sessualità serena). Tamponi uretrali negativi (ripetuti), analisi sangue e malattie infettive negative, sino ad un’urinocultura che ha evidenziato presenza di Ureaplasma Parvum (ABG non eseguito per motivi tecnici). Fatto 10 gg di Bassado (nulla), due cicli da 1000 + 1000 di Azitromicina (parziale risposta iniziale, poi nulla), sino a ripetere (per mia iniziativa) l’esame delle urine, questa volta negativo (una settimana fa). Tuttavia ho sempre gli stessi sintomi, al punto che sto valutando persino la frenuloplastica (senza crederci). Ma i due cicli di Azitromicina mi hanno dato un parziale se pur iniziale sollievo, e questo mi fa pensare che la causa del mio malessere sia comunque sistemica, e non meccanica o – peggio – psicologica. Le sarò grato per quanto potrà suggerirmi, sono davvero disperato
RISPOSTA
Non vedo alcuna correlazione tra la pregressa lesione al frenulo, i disturbi che riferisce adesso, e tanto meno l’isolamento di U.parvum dalle urine. Probabilmente l’ipotesi migliore è quella di sottoporsi al piccolo intervento di frenulo plastica.