DOMANDA
G.ma dott.ssa,
ho un bambino di 2 anni e mezzo. Frequenta il nido e, a detta dei coordinatori, è un bambino molto solare ed intelligente.
Il problema che non riescono a risolvere con lui è legato alla rabbia: non sa controllarla e spesso è manesco con i suoi amichetti. Questo atteggiamento secondo loro lo porterebbe in futuro a sentirsi estraniato dalla comunità (gli altri bambini potrebbero evitarlo).
Ha problemi a rilassarsi e mi hanno raccontato che un giorno, bevendo, gli è caduta una goccia d’acqua addosso e lui ha reagito arrabbiandosi e tirando il bicchiere.
Un altro suo difetto è che non vuole dare bacetti e non si fa accarezzare (come mai visto che a casa lo coccoliamo e baciamo tantissimo)
Devo preoccuparmi? Come posso aiutarlo a smorzare questo suo atteggiamento?
Grazie mille per la risposta.
Cordiali saluti
Alessandra
RISPOSTA
Gentile signora Alessandra,
da quanto mi riferisce e considerata l’età del bambino, sembra che il piccolo non sia adeguatamente contenuto a casa nelle sue pulsioni aggressive e di rabbia (gliele date molte vinte? Cedete spesso ai suoi capricci?)
È probabile che al nido si scontri con le prime normali frustrazioni e reagisca in modo esagerato anche di fronte a piccoli stimoli, come una goccia d’acqua che cade dal bicchiere, proprio perché non è abituato a regolare le sue reazioni.
Occorre intervenire a casa, favorendo un contenimento costante ed efficace delle pulsioni del bimbo attraverso condotte educative autorevoli basate su divieti e “no” chiari e fermi. D’altra parte qualsiasi tipo di educazione adeguata necessita, insieme a rispecchiamento, condivisione, e accoglienza, di “no” e divieti al momento opportuno.
Se il bambino, come è normale che sia, davanti a un divieto, si arrabbia e fa i capricci, cerchi di non arrabbiarsi insieme a lui o più di lui, ma mantenga la calma senza cedevolezza, senza ansia e senza prese in giro.
Suo figlio, sentendo la fermezza del genitore, si sentirà contenuto e non in balía delle sue pulsioni, nella stessa misura in cui un passeggero di un aereo che sta attraversando una turbolenza si sente sicuro se percepisce tranquillo e sicuro il pilota.
A poco a poco, suo figlio imparerà così a modulare la rabbia e ad accettare piccole frustrazioni e consolazioni (abbracci e carezze) anche fuori casa.
Se vuole, mi aggiorni pure.
Un cordiale saluto
Rosanna Schiralli