DOMANDA
Buonasera. Ho 46 anni, sono alto 196 cm per 90 kg di peso. In passato ho praticato molta attività sportiva anche se in modo “disordinato”, ossia le partitelle in famiglia di calcio e pallavolo. Da qualche anno ho riscontrato problemi alle ginocchia che mi hanno costretto ad abbandonare tali attività. Gli esami diagnostici e le visite specialistiche hanno confermato la sussistenza di una patologia relativa alla condropatia retro rotulea. In condizioni di riposo la mia vita è pressocchè normale. Circa 18 mesi fa mi sono dedicato al ciclismo (sempre amatoriale) e fino a quando ho usato la bici da strada (per circa un anno) non ho mai riscontrato alcun problema. Negli ultimi sei mesi ho cambiato la bici da strada a mtb. Le ultime due uscite hanno fatto ricomparire i segnali che erano tipici del dopo partita di calcetto (ginocchia gonfie, dolore articolare e versamento). Ho seguito una cura di Mobic (anfinfiammatorio) e giacchio, ed assumo glucosammina. Ho contattato un fisiatra il quale mi ha prescritto una terapia per il potenziamento dei quadricipiti (che impediscano alla rotula, lievamente leteralizzata, di sfregare sulla cartilagine) ed eventualmente delle infiltrazioni di acido ia……
Al momento non riscontro più gonfiore (stop da 20 giorni) ma le ginocchia se flesse mi bruciano.
Io vorrei semplicemente chiederle se l’uso della mtb che tanto mi sta appagando sopratutto sotto il profilo mentale è controindicato rispetto alla mia patologia.
Grazie tante
RISPOSTA
Carissimo, penso che lei probabilmente soffre di una condropatia femoro-rotulea da probabile iperpressione per malallineamento su base congenita. Il problema e’ fare la diagnosi per poi capire se puo’ continuare ad usale la bici. Le consiglio quindi una accurata visita specialistica ortopedica portando magari inizialmente un semplice esame radiografico.
Cordiali saluti