Consulto su esito rx rachide

    DOMANDA

    Esimio professor Ceccarelli,

    sono un ragazzo di 26 anni. Da poco mi sono sottoposto ad una rx rachide in toto in orto, che ha dato questo esito:

    ” Rachide pressoché in asse con minimo atteggiamento scoliotico ad ampio raggio del rachide dorsale e lombare.

    Conservata lordosi cervicale con minima accentuazione della cifosi dorsale e iperlordosi lombare. Modica spalla bassa a dx”

    Per il resto, si parla ( fortunatamente) di regolarità dei metameri e degli spazi discali.

    Ora, io ho intenzione di migliorare il più possibile la situazione delle curve descritte, quindi volevo chiederLe, considerando il suddetto referto, cosa è consigliabile? In teoria, so che molto fanno anche i muscoli, e che dovrei allungarne alcuni e rinforzarne altri, ma un mio dubbio è appunto quale sia la “strada” migliore da intraprendere per fare ciò. In particolare, quindi, Le chiedo quale sia la differenza sostanziale tra il tipo di esercizi che potrebbe farmi fare un centro di fisiokinesiterapia, rispetto agli esercizi per rinforzare certi muscoli, con attrezzi e manubri, che potrebbe farmi fare una palestra più “generica”.

    RingraziandoLa da subito per l’attenzione che mi vorrà concedere, Le porgo i miei distinti saluti

    Massimo Ferrigno

    RISPOSTA

    Carissimo, molto difficile dare un parere sulla base di quel poco che mi riporta e senza un esame clinico. Da quanto posso capire ed in maniera del tutto generale mi sembra proprio che la sua colonna possa essere considerata normale e che per questo non sia necessario fare nulla. Per sicurezza le consiglio una visita da uno specialista che potra’ sicuramente valutare la situazione ed individuare la eventuale terapia piu’ idonea.

    Cordiali saluti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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