DOMANDA
In data 10 Luglio 2015, dopo mesi di dolenzia diffusa, mi è stato devitalizzato il molare no.16. Questo molare, per sua conformazione, ha le radici che entrano nel seno mascellare. Durante la devitalizzazione ho subito la perforazione dell’apice con conseguente versamento di ipoclorito nel seno mascellare, a cui sono seguiti forti dolori, edema e gonfiore per circa 15 giorni (trattamento :
Nella stessa seduta è stata completata la devitalizzazione e sigillato l’apice. Da allora il dolore al 16 non è mai più scomparso, si è attenuato ma tuttora permane, la sensazione è che il dolore si estenda anche al 17. Il dolore coinvolge anche la zona occipitale e il collo (interessamento linfonodi).
A settembre ho eseguito una TAC cone bean, che potrei inviarle in visione. Dovendo programmare una estrazione, essendo in presenza di un discreto riassorbimento osseo (dovuto forse all’ipoclorito fuoriuscito durante la perforazione apicale?) mi è stato suggerito di fare contestualmente un innesto osseo al fine di poter poi in futuro prevedere un impianto in sostituzione del 16. Secondo Lei questa avulsione (tenendo conto anche del fatto che le radici entrano nel seno mascellare) con contestuale innesto osseo va eseguita preferibilmente in ambiente ospedaliero per una maggiore garanzia di successo? Lei esegue questo tipo di interventi? Ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.
RISPOSTA
Personalmente non ritengo saggio eseguire estrazione ed innesto osseo nello stesso momento perché sono più alte le probabilitaà di infezioni.Ovviamente tutto va valutato clinicamente ed anche in base alla entità dell innesto osseo.Io eseguo questi interventi ma dovrei prima di tutto valutarla.
Cordiali saluti