Dipendenza da Contramal

Salve, sono un’infermiera di 33 anni, disoccupata e orfana di madre dal 2002.Figlia unica, con una scarsissima vita “mondana”, vivo con mio padre che però non mi è d’aiuto. Da sempre ho sofferto di ansia e depressione, e dal 2004 assumo ansiolitici in maniera smisurata. Nel 2009 il medico di base, superficialmente, mi prescrive il contramal per motivi insulsi, e da quel momento sono diventata dipendente anche da quello. Mi alleggerisce una situazione che altrimenti non potrei tollerare con le mie forze, e per averlo ho commesso anche atti illegali (tipo farmelo prescrivere a nome di altre persone presso altri medici), e ho il terrore che si venga a sapere tutto. Tutti credono che abbia smesso di prendere quelle maledette gocce, invece no, e la menzogna ormai è il mio pane quotidiano. Mi sento molto in colpa, ho provato anche a scalarle (ora ne assumo circa 300 gtt/die,ma prima molte di più), ma basta il minimo evento avverso per farmi rialzare le dosi. Una parte di me non vuole staccarsene, sebbene consapevole del pericolo. Posso parlarne solo qui, i servizi sociali nella mia zona non sono efficienti.Sono andata da vari psicoterapeuti, sono stata in clinica per disintossicarmi,ma senza risultati.Ho un ragazzo da 5 anni, con cui però non posso (per mancanza di soldi) farmi una famiglia, e i suoi genitori non fanno che crearci situazioni frustranti. Se sapesse che prendo ancora le gtt mi lascerebbe. Non posso vivere così, cosa posso fare? La ringrazio dell’attenzione. Roberta