Splenomegalia e sintomatologia complessa

    DOMANDA

    Salve. Tra i mesi di luglio e agosto ho cominciato ad avere un importante perdita di peso, nausea, astenia via via sempre più intensa, con costante febbricola (max 37,5°) e inizio di tosse secca.
    A settembre ho eseguito l’ecografia dell’addome completo e il referto è stato il seguente: “La milza mostra DL ai limiti superiori della media e DT un pò aumentato con riduzione pertanto dell’angolo ilare”.
    Dopo aver escluso la mononucleosi infettiva sospettata da alcuni medici (causa splenomegalia), la sintomatologia si è fatta più complessa: aumento della tosse secca, nausea forte, tachicardia e astenia intensissima (fatica a camminare e dolore alle braccia).
    Gli accertamenti fatti durante il ricovero (effettuato lo stesso mese nel reparto di malattie infettive) ha mostrato in particolare:
    -EGDS: gastrite cronica diffusa
    -Eco addome: milza aumentata di volume con un’area di 62.6cm2.
    Il resto degli esami eseguiti sono risultati nella norma. Diagnosi: febbre di origine indeterminata. La successiva ecografia di controllo ha mostrato “Milza di struttura regolare e volume aumentato (diametro longitudinale maggiore cm 13,95 ed area cm2 79,67).
    Nel successivo ricovero a novembre nel reparto di medicina interna (dal 17-11 al 17-12) è stato eseguito l’esame culturale delle vie respiratorie con la quale sono stati isolati i seguenti microorganismi: Pseudomonas aeuruginosa e Staphylococcus aureus. E’ stata effettuata anche una biopsia trans-bronchiale a carico del ramo segmentario postero basale dx del bronco lobare inferiore e la diagnosi istologica è stata: “tre frammenti da biopsia bronchiale sede di intensa e diffusa fibrosi dei setti e parasettale, iperplasia reattiva pneumocitaria ed intensa flogosi cronica, talora follicolare”. L’ecografia ha mostrato invece una splenomegalia con asse long di mm 120. Durante la degenza ho iniziato terapia antibiotica. I valori del sangue degni di attenzione sono stati:
    -TRIGLICERIDI : 301 (40-200)
    -VES: 60
    -GOT: 36(0-32)
    -GPT: 105(0-31)
    (GOT E GPT forse influenzati dai farmaci); sto aspettando i risultati di controllo a riguardo.
    La diagnosi finale è stata “Brochite acuta a lenta risoluzione, con sovrapposizione da P.Aeruginosa e St.Aureus, in soggetto allergico. Splenomegalia” e si fa riferimento anche alla funzionalità epatica.
    Purtroppo dopo qualche giorno dalla dimissione e dalla fine dell’assunzione dei farmaci ho cominciato ad accusare i soliti sintomi: febbricola(non presente durante l’ultimo ricovero), nausea forte,astenia, dolori articolari, fitte al torace e all’addome,più frequentemente dove localizzata la milza,e tosse persistente anche se di minore intensità.
    A giorni devo fare la visita di controllo e devo ritirare le analisi del sangue. Vorrei avere gentilmente un parere riguardo questa sintomatologia piuttosto complessa, e chiedere come sia possibile che mi è stato identificato lo pseudomonas sapendo che questo batterio diventa patologico solo in soggetti immunodepressi.
    grazie in anticipo per la risposta.

    RISPOSTA

    Una risposta precisa al quesito di Alessandro è estremamente difficile, trattandosi di un quadro complesso ed in assenza di importanti elementi clinici e laboratoristici.
    Calo ponderale, nausea, astenia e febbricola sono comuni a moltissime patologie e, di conseguenza, non aiutano ad indirizzare la diagnosi. La tosse secca, invece, depone per un interessamento bronchiale o polmonare e, per tale motivo, nel corso del ricovero del mese di Novembre, i Colleghi hanno optato per una diagnostica invasiva trans-bronchiale. La persistenza della tosse, dopo il ciclo di terapia antibiotica, potrebbe indicare una ricaduta della malattia. E’ pertanto assolutamente necessaria la visita di controllo. La infezione da Pseudomonas Aeruginosa è frequente nei soggetti con compromissione delle difese immunitarie ma è anche possibile in altre condizioni, specialmente in ambito ospedaliero, quali terapia antibiotica intrapresa per altre infezioni.

    Agostino Gnasso

    Agostino Gnasso

    Professore di medicina interna all’Università della Magna Grecia di Catanzaro. Nato ad Aversa (Caserta) nel 1956, si è laureato all’Università Federico II di Napoli e si è qui specializzato in diabetologia e malattie del ricambio e in medicina interna. Dal 1982 al 1985 ha frequentato l’Istituto per la ricerca sull’infarto del miocardio dell’università di Heidelberg […]
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