DOMANDA
Buon giorno,
Scrivo a nome del mio compagno (che è di madre lingua tedesca), per chiedere e sperando di trovare maggiori informazioni. Lui è stato operato circa due anni fa per ascesso perianale. L’ascesso è stato asportato lasciando la ferita aperta. Dopo alcune settimane dall’operazione il mio compagno ha iniziato ad accusare dei forti dolori nella zona addominale, inoltre, ha sentito la continua sensazione di dover urinare (pur non espellendo alcuna goccia di urina). Egli sentiva che nella zona anale, dove era stato precedentemente operato, si era riformato un accumulo di materiale. Da allora le sue ghiandole linfatiche nella zona dell’inguine sono sempre gonfie, costantemente ha febbre e sintomi influenzali. Ci siamo presentati di nuovo all’ospedale della cittá e da differenti urologi, nessuno sa cosa ha. Il mio compagno nel frattempo é stato sottoposto ad altre due operazioni dove é stato estratto del materiale e un inizio di fistola dallo stesso posto della prima operazione, ma i sintomi fastidiosi continuano a persistere. La sua vita in queste condizioni é diventata pesante e non sappiamo più a chi rivolgerci e se soprattuto se esiste una soluzione a questo suo malessere. In Alto Adige nessuno é riuscito a comprendere che cosa possa avere il mio compagno. Dai dolori é anche svenuto più o meno 5 volte in un mese. Tutte le analisi fatte però confermano la sua salute.
Siamo venuti da poco a conoscenza sulla proctologia. Consultare un proctologo potrebbe esserci d’aiuto?
RISPOSTA
Cara Sara,
la cosa migliore da fare è sottoporre il caso ad un esame diretto di un proctologo.
E’ probabile la persistenza di un residuo asessuale in loco (basta eseguire un’ecografia trans-anale a sonda rotante), ma generalmente ciò ha poco a che fare con i dolori addominali.
Comunque può consultare il sito www.siucp.net o .org, sito ufficiale della società italiana di colo-proctologia, per trovare l’ambulatorio proctologico più vicino al vostro domicilio.
Cari saluti.
Dr. G. Calabrò