Che fare se la protesi acustica non basta?

    DOMANDA

    Gentile dott. Teggi, ho 74 anni, vivo in Toscana e,a causa di una sensibile ipoacusia il mio otorino dell’Università di Pisa mi ha suggerito l’applicazione di protesi acustiche retroauricolari (di una primaria società di prodotti audioprotesici)il cui altoparlante è inserito nel condotto auricolare. Nonostante varie settimane di prove e i “commoventi” tentativi dell’audioprotesista che mi vuol convincere che adesso ci sento, riesco a sentire molto meglio di prima i rumori ma ancora non riesco a capire in maniera soddisfacente le parole e varie volte sono costretto a far ripetere.
    Cosa mi consiglia ?
    Grazie per l’attenzione e distinti saluti

    RISPOSTA

    Gentile Sig Sandro,
    esistono esami che consentono di prevedere la riuscita della protesizzazione, il primo dei quali è l’audiometria vocale; questo esame misura la “comprensione” delle parole per volumi di suono più o meno elevati.
    Ove non già effettuato, la mia opinione è quella di eseguire tale esame.
    Non mi sentirei tuttavia di criticare l’operato dell’audioprotesista; consideri la possibilità che esistono protesizzazioni più o meno difficili, spesso tuttavia la protesizzazione risulta l’unica scelta praticabile.
    Nella speranza di esserle stato di un qualche, benchè minimo, aiuto,
    porgo distinti saluti

    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    Roberto Teggi

    ESPERTO DI ACUFENI E IPOACUSIA NEUROSENSORIALE. Docente di riabilitazione vestibolare all’università Vita Salute San Raffaele di Milano. Nato a Milano nel 1958, si è laureato all’università di Pavia nel 1983, per poi specializzarsi in otorinolaringoiatria presso l’università di Milano. Dal 1991 lavora all’ospedale San Raffaele di Milano. È anche docente di riabilitazione vestibolare al corso […]
    Invia una domanda