DOMANDA
Salve, ho 45 anni, lavoro e sono sposato da 15 anni.
Da un anno però la sera mi connetto per circa 7 ore (da dopo cena alle 3/3,30) e visiono materiale pornografico praticando la masturbazione. Ho un senso di colpa terribile e qualche giorno fa sono stato scoperto da mia moglie durante una mia sessione hard, e per questo motivo vuole chiudere la nostra relazione.
Sono malato? Cosa posso fare? Sto distruggendo la mia vita e quella della mia famiglia.
Attendo una sua risposta
Grazie
RISPOSTA
Gentile signore,
dai sintomi che riferisce si potrebbe trattare di “porno dipendenza (Cyber-porn Addiction)” ovvero una forma di compulsione caratterizzata da abuso di visione di materiale pornografico on line (esclusivamente immagini e video – non chat erotiche) con o senza masturbazione, che comporta nel tempo ad una diminuzione della qualità della propria vita personale o familiare.
Per maggiore chiarezza le indico i segni clinici caratterizzanti:
1. Trascorrere molto tempo in Rete alla ricerca di materiale pornografico;
2. aspettative di eccitazione o gratificazione sessuale legate alle connessioni successive;
3. nascondere agli altri la fruizione in Rete di materiale pornografico;
4. vergogna e senso di colpa per il proprio comportamento in Rete;
5. ricerca attiva di materiale pornografico;
6. masturbazione compulsiva prolungata e controllata, con lo scopo di enfatizzare l’emozione dellavisione pornografica;
7. eiaculazione finale (uomini) / orgasmo (donne) liberatoria, quale, spesso, unica possibilità per riuscire ad interrompere la fruizione pornografica;
8. calo del desiderio sessuale verso la propria partner/il proprio partner;
9. possibilità di masturbazione solo attraverso la visione di materiale pornografico;
10. condizionamento a vivere la propria vita sessuale solo in termini “fisici”, l’aspetto affettivo tende scomparire;
11. ripetuti tentativi fallimentari di controllare, limitare o sospendere la fruizione pornografica;
12. perpetuare la fruizione di materiale pornografico in Rete, nonostante evidenti conseguenze a livello familiare, sociale, lavorativo ed economico, da essa derivate o accentuate.
La caratteristica principale di questo disturbo si trova nella pratica masturbatoria che viene vissuta non come atto per provare piacere ma come ricerca, controllo e mantenimento per ore (anche 6/7) di eccitazione e tensione sessuale. Il nucleo del problema sarà probabilmente da ricercare nella vostra relazione di coppia e nella mancanza di “condivisione”che lei ricerca attraverso l’utilizzo esclusivo di immagini.
Le fantasie del Cyber-Porn addict infatti oltre a non essere condivise da altri, non sono neanche individuali (come nella masturbazione “reale”), perché la mente non è più libera di immaginare, è “passiva” in quanto la pornografia si appropria della fantasia di queste persone, stereotipandole alle sue immagini.
La domanda che si dovrebbe porre potrebbe essere questa: perché proprio in questo momento della mia vita non voglio più condividere l’intimità con mia moglie?
Certamente la risposta non è né scontata né semplice e per questo motivo le consiglio di intraprendere insieme a sua moglie un percorso psicoterapeutico ad orientamento sistemico relazionale/familiare.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti ,
G.Lavenia