versam. pericard.

    DOMANDA

    Preg.mo Prof.,
    il quesito riguarda mia madre che ha 83 aa., sostanzialmente in condiz. di salute discrete; cura l’ipertensione (da anni) con una cp. (al mattino) di Olmegan 20 mg, una cp. di Cardura 2 mg (la sera) ed una Cardioasp. dopo pranzo. Come ogni anno, nel febbraio 2012 ha effettuato un ecocardiogramma le cui conclusioni sono: “ventr. sx di normale dimens. e cinetica con ipertr. pariet. concentrica. Dilataz. di entrambi gli atri. Alteraz. degenerat. valvolari mitro-aortiche. Piccolo veramento pericardico posterolaterale”.
    Ora, per questo “piccolo versam. pericard.” mi è stato detto di non dare troppa importanza e le è stato consigliato di assumere (contestualm. alla suddetta terapia) 1/2 cp di Lasix da 25mg ogni tre giorni per un mese. Dopo un mese ha effettuato altro ecocardiogramma del seguente tenore: “ipertr. ventric. sx con disfunz. diastol. di I° grado. Lieve insuffic. mitr. Lieve veramento pericard. post.-lat. Flussi normali”. In seguito a ciò, sempre in merito a qst veram. pericard. Le è stato consigliato di sospendere Cardioasp. (e Lasix) e di assumere per 2 mesi una cp di Ascriptrin, mentre un altro cardiol. ha detto che volendo può assumere un pò di cortisone: il medico di famiglia ha detto che in realtà non bisogna dare più di tanta importanza ma sol oeffettuare ogni tanto dei ocntrolli.
    Ora, in linea di max (ovviamente!), dal quadro esposto che ne pensa in gener.? Come è la situaz di mia madre? Cosa può comportare tale versam. pericard.? Grazie Prof

    RISPOSTA

    Un lieve versamento pericardico non è necessariamente espressione di patologia, particolarmente se la Pz è asintomatica, afebbrile e con indici di infiammazione (globuli bianchi e PCR nella norma). Per completezza farei una Rx torace in doppia proiezione.
    Concordo pertanto con la posizione del Medico di Famiglia, non darei cortisone, non modificherei la terapia e ricontrollerei l’ecocardiograma fra 6 mesi.

    Gianfranco Sinagra

    Gianfranco Sinagra

    Professore di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Trieste. Nato a Palermo nel 1964, si è laureato all’Università degli Studi di Palermo e si è specializzato in cardiologia all’Università degli Studi di Trieste. Dirige la struttura complessa di cardiologia, il dipartimento cardiovascolare e la scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare agli Ospedali Riuniti […]
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