perdita di un genitore

    DOMANDA

    BUONGIORNO DOTTORESSA,LE SCRIVO PER UN PROBLEMA CHE MI SEMBRA IRRISOLVIBILE.A DICEMBRE 2009 HO PERSO MIO PADRE PER UN INFARTO.SONO FIGLIA UNICA E VIVO ATTUALMENTE CON MIA MADRE MA ENTRO FINE ANNO MI SPOSO.DAL GIORNO DELL’ACCADUTO NON HO MAI AVUTO UNA VERA E PROPRIA CRISI O PIANTO ED E’ COME SE AVESSI INNALZATO UN MURO AL DOLORE DI QUEL MOMENTO.SENTO CHE A LIVELLO NERVOSO SONO SEMPRE PIU AGITATA E MI SPAVENTO CON NULLA.MI SENTO INSICURA E DEBOLE E HO APURA CHE QUESTO DISTACCO MI RICADA ADDOSSO IN MODO PESANTE DA UN MOMENTO ALL’ALTRO.COME POSSO SUPERARE O AFFRONTARE IL TUTTO?ERO MOLTO MOLTO LEGATA A MIO PADRE E PROBABILMENTE NON HO ELABORATO IL LUTTO..LA PREGO DI AIUTARMI O CONSIGLIARMI..LA RINGRAZIO

    RISPOSTA

    Il processo di elaborazione del lutto può essere lungo e molto doloroso. A questo si aggiunge un probabile senso di colpa e di smarrimento all’idea di lasciare sua madre da sola. Lei finora ha cercato di proteggersi dal dolore, che tuttavia affiora attraverso alcune sue reazioni nella vita quotidiana. Dei colloqui con uno psicologo potrebbero aiutarla ad accettare l’ineluttabilità della morte e utilizzare i ricordi che ha di suo padre come una risorsa per continuare a vivere con serenità.

    Grazia Attili

    Grazia Attili

    ESPERTA IN RAPPORTI GENITORI-FIGLI E DI COPPIA. Professore ordinario di psicologia sociale all’Università La Sapienza di Roma. Insegna nei corsi di laurea di Sociologia e di Scienze e tecniche del servizio sociale del dipartimento di Scienze sociali dello stesso ateneo romano, dove dirige anche l’unità di ricerca “Attaccamento e sistemi sociali complessi”. Conduce da anni […]
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