DOMANDA
Caro psicologo, Le scrivo per sottoporle i miei dubbi e incertezze, affinchè mi possa consigliare per le scelte che dovrò fare.MichiamoMario, ho 24 anni, sono uno studente universitario, la mia famiglia è composta da mio padre, mia madre e mia sorella. E’ da circa un anno che il rapporto affettivo con mia madre ha subito una svolta e a dare vita a questa svolta è stato un fatto del tutto occasionale; in pratica un giorno mentre eravamo su un autobus avevo mia madre a poca distanza, sarà stata la calca, più volte ha strofinato il suo sedere contro i miei genitali, all’ennesima volta mi sono eccitato e l’ho “stretta” volutamente, facendole capire che mi ero eccitato, e per tutto il viaggio le sono stato dietro; quando siamo rincasati mi aspettavo che mi dicesse qualcosa invece abbiamo fatto finta che non fosse accaduto nulla. Da quel giorno ho approfittato per spiarla quando si spoglia e ho la certezza che se ne sia accorta: quasi in segno di sfida, ne approfitta quando siamo soli in casa per vestirsi sexy e si toglie il reggiseno. Di altri “incontri” sull’ autobus ne abbiamo avuti circa venti. col passare del tempo nessuno dei due riesce a prendere l’ iniziativa di parlare e di esternare i propi sentimenti. A tal proposito Le vorrei porre delle domande che mi aiutino nelle scelte da fare:
1- Io voglio bene a mia madre però non sono sicuro di volerle cosi bene da dimostraglierlo anche fisicamente, crede che il sesso tra madre e figlio rafforzi il legame o lo lascia invariato?
RISPOSTA
Caro Mario,
ho l’impressione che la situazione si stia pericolosamente confondendo. Non so quanto sua madre sia consapevole di questo gioco e complice nei vari approcci, ma, se così fosse, occorre fermarsi subito, prima che non dia troppo tardi per tutti. Non è un’indicazione morale, ma un’esortazione affinché non precipitate tutti e due in un baratro dagli esiti devastanti.
Un amore agito tra un genitore ed un figlio, benché consenzienti, può tarpare le ali al figlio, facendolo collassare in sabbie mobili da cui è difficile risalire, segnandolo per tutto il resto della vita e provocando disturbi della sfera affettiva anche di tipo grave.
Ciò che preoccupa è inoltre l’atteggiamento di sua madre, ambiguo e violento.
Ma in questa situazione suo padre dov’è?
Il non parlare ormai è diventato un linguaggio complice che lei dovrà rifiutare al più presto, altrimenti per lei sarà un viaggio per l’inferno.
L’eccitazione che prova ne è già un segno.
Si faccia aiutare da uno psicologo, con cui potrà almeno condividere la sua strana situazione e con cui, soprattutto, potrà fare chiarezza dentro di lei.
Un cordiale saluto
Rosanna Schiralli