si guarisce dalla depressione?

    DOMANDA

    gentile professore, ho 35 anni, depressa dalla tarda adolescenza, sono in cura da quasi 3 anni. Sono molto contenta del mio percorso psicoanalitico, ma la depressione, con mio grande spavento e demoralizzazione, non mi è ancora passata. Negli ultimi mesi prendo anche farmaci sotto controllo medico.
    Ho notato che gli attacchi di umore nero si ripresentano alla vigilia di appuntamenti importanti: un esame, una prova di lavoro, un incontro con il mio amore, un ritorno a casa.
    Dato che ormai non riesco a ricordare più i sogni, ha qualcosa da suggerirmi su come condurre la mia terapia? Il mio dottore (e anche chi mi conosce da anni) dice che io sono molto migliorata. Se lo dicono loro…io non me ne accorgo
    la ringrazio tantissimo

    Triste annoiata e asciutta

    RISPOSTA

    Vi sono depressioni molto serie che richiedono un intervento farmacologico somministrato con molta attenzione da parte dello specialista. Spesso richiedono il ricovero per la protezione del paziende dal suicidio e per poterlo contenere meglio e curarlo con più attenzione.
    Non mi sembra fortunatamente il suo caso anche se lei soffre di depressione da quando era adolescente. La cura sta andando bene e solo ultimamente ha cominciato ad assumere farmaci , (spero i più adatti) , il che significa che da quando era adolescente non è mai stata curata a dovere. Il miglioramento della psicoterapia sembrerebbe confermato . Penso che il paziente, spesso non se ne accorga perché sta trovando un cambiamento che potrebbe essere difficile da elaborare e perchè è sconvolta dalla nuova posizione che comincia ad occupare nel “mondo” e questo costa un po’ di fatica , poi riesce a “farcela”. Ha cambiato città recentemente? Si sente sola da un po’ di tempo? Come vanno le storie sentimentali? Ci sono state disillusioni? Come va il lavoro? Sono tutte domande importanti che se non sono convincenti contribuiscono allo stato dell’umore. Come mai non ricorda i sogni? Bisogna indagare su questo aspetto. Prevale evidentemente un’ansia da prestazione e da esame che la sovraccarica. Cosa teme…? Tiene tutto sotto controllo per non sbagliare mai? Deve essere perfetta? Chi ha timore di deludere? Quale interlocutore o personaggio teme di deludere? Perché vive ancora per il suo passato e non per il suo futuro? Lei ha una vita sola!

    Tanti auguri

    www.robertopani.com

    Roberto Pani

    Roberto Pani

    Psicologo, psicoterapeuta e psicoanalista, è professore di psicologia clinica alla Scuola di psicologia dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
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