DOMANDA
Salve,le scrivo per parlarle di un problema che mi affligge da un pò…Infatti per un motivo o per l’altro mi sento in colpa a restare in vita,nel senso che faccio dei ragionamenti assurdi ma che hanno un fondo di logica…Per esempio penso che senza di me i miei si possano lasciare e così mio padre magari troverebbe una nuova ragazza,potrebbe fare un altro figlio e magari questo nasce geniale e fa una scoperta importante che potrebbe salvare molte vite,mentre io non potrei mai fare una cosa del genere e se sto in vita impedisco questa possibilità seppur quasi impossibile…Che ne pensa?Sono forse pazza?Io mi rendo conto dell’assurdità del pensiero ma mi sento comunque in colpa,perchè è come se facessi del male all’umanità impedendo questa possibilità…Vorrei un suo parere,grazie in anticipo.
RISPOSTA
Penso che queste fantasie che si trasformano in veri e propri fantasmi, dipendano dal fatto che qualcosa in famiglia non ha funzionato bemne per quanto la riguarda. Non so quanti anni lei abbia, ma l’impressione che traggo dalla sua lettera riguarda un suo eventuale vissuto di scarsa attenzione nei suoi confronti. Non dico che i suoi genitori palesemente non si siano occupati di lei, anzi forse mostrandole promesse e forse illusioni che per lo meno lei ha percepito.qualcosa è ultimamemnte cambiato in famiglia e lei sente distogliere da sè interesse e affetto. In questo mdo per reazione, mi pare, che lei sia costretta a viversi al ” centro del mondo”, proprrio come difesa: concretamente sente un pericolo di perdita di amore e di attenzione. Si costruisce una teoria catastrofica che vede al centro dell’universo un altro rivale fratello o sorella che le porterebbe via l’affeto dei genitori completamente e per sempre Per questo vorrebbe morire. Ha solo bisogno di un collega che le stia vicino in un momento di possibile crisi familiare e faccia una breve psicoterapia psicoanalitica : Coraggio e auguri
prof Roberto Pani Bologna. www.robertopani.com