DOMANDA
Buonasera, ho devitalizzato il 15°a giugno. A ottobre sono iniziati i dolori:fitte, scossette e poi sensazione di bruciore forte diffusa a tutta arcata sup. Il mio dentista, data la lastra che sostiene perfetta, è convinto che la causa sia extradentale e quindi mi ha mandato da uno specialista per verificare che non avessi la sinusite (che non ho e lo specialista si è sentito di escludere con i dolori che gli ho illustrato anche l’infiammazione del trigemino) poi da un altro dentista per una consulenza(confermato lastra perfetta ma consiglia provare a ritrattare il 15°, verificare il ponte 47°, 46°, 45°, mi ha pulito le tasche gengivali nell’arcata sup. sx dopo il ponte, consigliato un bite). Il mio dentista non vuole provare a ritrattare un dente devitalizzato e sfida chiunque a trovare problemi Mi ha mandato da uno gnatologo che ha verificato piccoli problemi di malaocclusione/piccolo spostamento mandibola che mi ha consigliato, prima di qualsiasi intervento sui denti, di provare a mettere un bite e vedere se i dolori passano (non è sicuro che i dolori dipendano dalla malaocclusione).L’anno scorso, devitalizzato dopo una frattura 16°(lastra perfetta)mesi dolori forti/bruciore estesi arc.sup (tolto il 24° per infezione, tentato di salvare ricostruendo l’osso,fatto poi ponte di 3 elementi),svaniti dopo estrazione. Ho parodontite arc.sup, a dx ultimo dente è 15°, ho un ponte di 3 elementi arc.sup.sx e inf.dx. Può darmi cortesemente un consiglio su come procedere? Grazie
RISPOSTA
Buonasera. Premesso che una situazione del genere necessita assolutamente di una visita per poter definire le molte questioni aperte, mi sembra da quanto ha descritto che Lei sia a questo punto:
– escluso che il dolore sia di origine dentale: secondo quanto detto dal dentista 1 e 2.
– escluso che il dolore sia di origine sinusale: l’altro specialista (otorino?).
– quasi escluso che sia di origine muscolo-scheletrica: secondo quanto affermato dallo gnatologo.
Se assumiamo che tutti abbiano ragione, l’ipotesi principale che resta da verificare è quella di una origine neuropatica di quanto da lei riferito: una visita da uno specialista di dolore orofacciale (o eventualmente un neurologo) mi sembra la cosa più logica da fare.