DOMANDA
Salve,
sono una ragazza di 20 anni. Da 3 anni ho questi sintomi: dolori addominali nel basso ventre, gonfiore addominale, diarrea altrernata a feci dure che mi provocano dolorosissime ragadi e una fitta al cuore. Proprio per quest’ultimo sintomo, un anno fa feci una vista dal cardiologo e l’ecocardiodoppler. Il cardiologo dopo avermi controllato l’aorta addominale con l’ecocardiodoppler mi consigliò di fare le analisi per intolleranze poichè per il tanto gas non riusciva a vedere l’aorta addominale. Dopo di ciò iniziai un’alimentazione senza gli alimenti che erano riusciti positivi sulle analisi: frumento, latte, uova e ciliegie. Subito notai grandissimi miglioramenti. Feci le analisi per la celiachia ma risultarono negative. Ho rinserito latte, uova e ciliegie, con l’aiuto di una nutrizionista, ma ogni volta che mangio qualcosa con farina di frumento mi gonfio, noto che la pelle diventa più grassa, sento di nuovo le “fitte” che già le ho descritto sopra, dolori al basso ventre, una forte cefalea e feci dure. Questi sintomi li noto durante la digestione, non subito dopo aver mangiato. Al giorno d’oggi mangio la farina ma cerco di limitarmi nell’uso. Ho fatto l’analisi per controllare se avessi un’allergia al fumento ma sono negative. Questo problema mi crea un grande disagio nella vita di tutti giorni. Chiedevo se lei potesse gentilmente aiutarmi.
RISPOSTA
Se ha effettuato test di intolleranza tipo Vega-test o Cyto-test, questi non posseggono validità scientifica riconosciuta. Dovrebbe completare gli accertamenti effettuando un breath test al lattosio, un breath test al lattulosio o al glucosio e se, è possibile un breath test al fruttosio. Potrebbe eseguire anche anticorpi anti-gliadina deamidata nel sospetto di una sensibilità al glutine. Potrebbe utilizzare pasta e prodotti da forno di farro o di kamut o a lievitazione naturale. Eventualmente può anche sperimentare per un breve periodo una alimentazione priva di glutine.