sindrome del bambino scosso

    DOMANDA

    Buongiorno, attraverso una notizia letta su internet sono venuta a conoscenza dell’esistenza della sindroma del bambino scosso.
    Premetto che nessuno (ospedale, pediatra ….) mi ha mai messa al corrente di tale sindrome.
    La mia preoccupazione ora è questa ….. pur non avendo MAI scosso mio figlio tenendolo per le braccia o il busto (mi sembra di aver capito che è questo il movimento pericoloso), l’ho spesso addormentato in braccio (lui vuole stare sempre in braccio) cullandolo un pò più velocemente (movimenti sussultori) in quanto a lui sembra piacere così e questo movimento un pò più veloce lo calma molto quando piange.
    Ho sbagliato?
    Questo modo di cullarlo può rientrare nella sindrome?
    Sono molto preoccupata …. non vorrei avergli fatto del male.

    Inoltre vorrei sapere se anche portarlo a passeggio in passeggino su strade sconnesse può rientrare nel movimento pericoloso.

    Ultima cosa, mio figlio ora ha 5 mesi e mezzo, quando prende le mie mani e siamo sul lettone si alza in posizione SEDUTA, stando sul morbido spesso non mi preoccupo se si lascia un pò più velocemente ricadendo sul lettone ,,,, anche perchè lui ride. Anche questo è pericoloso?

    Forse sono domande stupide, ve ne chiedo scusa in anticipo ….

    Cordialmente

    RISPOSTA

    Cara Signora
    può veramente stare tranquilla che il suo modo di cullare vivacemente il bambino, tecnica effettivamente gradita a molti lattanti, non può aver creato alcun problema. La sindrome da bambino scosso è ben altra cosa. Il bambino,generalmente sotto l’anno di età, viene violentemente scosso in un momento d’ira senza alcun sostegno per il capo e le forze generate dalle brusche accelerazioni e decelerazioni della testa possono determinare gravi lesioni a livello del cervello e della retina. In conclusione non ha sbagliato ed il suo modo di cullare il bambino non rientra assolutamente nella sindrome. Cordiali saluti
    Corrado Moretti

    Corrado Moretti

    Corrado Moretti

    Primario dell’area dell’emergenza pediatrica al Policlinico Umberto I di Roma (pronto soccorso e terapia intensiva). Laureato in medicina all’Università La Sapienza di Roma, si è specializzato in pediatria, neonatologia, anestesia e rianimazione. All’Umberto I ha lavorato in terapia intensiva neonatale ed è stato anestesista nella chirurgia pediatrica. Ha progettato un respiratore automatico per neonati che […]
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